Ha ottenuto il parere favorevole, in commissione per la Parità e i diritti delle persone, la proposta di legge della giunta riguardante “Abrogazioni e modifiche di leggi e disposizioni regionali in collegamento con la Sessione europea 2024”. Il progetto di legge è composto da 20 articoli che eliminano o modificano articoli e leggi ormai obsolete. Il voto favorevole è stato espresso dai partiti della maggioranza, mentre quelli di opposizione si sono astenuti.
L’intervento riguarda diverse leggi varate tra il 2011 e il 2020. “La semplificazione normativa, dal 2013, ha visto l’abrogazione di 342 leggi regionali, 10 regolamenti regionali, 148 disposizioni normative” ha ricordato il relatore di maggioranza.
Il relatore, consigliere del Partito democratico, ha ricordato che il lavoro prende il via a livello europeo e da 10 anni punta a migliorare la qualità delle leggi comunitarie, e quindi anche quelle regionali, per arrivare a una semplificazione normativa. L’articolo di competenza della commissione è il 17 e la modifica di un articolo della legge regionale 6 del 2014, che vuole rafforzare la prevenzione della violenza di genere, valorizzando le competenze di pubblico e privato impegnati su questo tema. Il fine è quello di sostenere i servizi dedicati sia alle donne vittime di violenza sia agli uomini maltrattanti.
La relatrice di minoranza, consigliera della Lega, ha espresso un dubbio sulla determina del 7 maggio che destina circa 600mila euro anche ai centri per uomini maltrattanti: “È una duplicazione? Oppure i soldi sono stati stanziati, ma mancava il mezzo per poterli destinare?”.
Quest’ultima seconda ipotesi è stata chiarita da una consigliera del Pd e dalla giunta. Il riferimento è alla convenzione di Istanbul che è molto rigorosa e concentra l’attenzione sulle vittime, non equiparandole mai agli autori delle violenze. In precedenza, i fondi per i centri per la rieducazione degli uomini maltrattanti provenivano dallo Stato. Con la modifica dell’articolo si possono utilizzare i fondi regionali.
Il progetto di legge elimina o modifica – nel nome della semplificazione e dell’efficacia delle norme – le leggi regionali, o articoli di esse, in diversi settori. La sburocratizzazione avviene attraverso la Sessione europea con il Refit, il programma periodico di controllo dell’adeguatezza e dell’efficacia della regolamentazione della Commissione europea, che intende fare in modo che le norme dell’UE producano gli obiettivi che si prefiggono a un costo minimo, a vantaggio dei cittadini e delle imprese.
(Gianfranco Salvatori)
La comunicazione istituzionale del Servizio informazione dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna dal 12 aprile 2024 è soggetta alle disposizioni in materia di “par condicio” (legge 28/2000)