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Diritti. Petitti: “se condizioni, voglio invitare in Assemblea Svetlana Tikhanovskaya, leader opposizione bielorussa”

Un confronto con Tikhanovskaya, se le condizioni lo permetteranno, è l’impegno che la presidente Petitti vuole assumere verso la comunità bielorussa che vive in Italia, della quale ha incontrato una delegazione

Emma Petitti, presidente dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna, vuole invitare a Bologna, se le condizioni lo permetteranno, la leader dell’opposizione bielorussa, Svetlana Tikhanovskaya. Candidata alle elezioni presidenziali del 2020, Svetlana Tikhanovskaya ha sfidato il presidente Aljaksandr Lukashenko, al potere ininterrottamente dal 1994. Dopo le elezioni, alle quali ha ottenuto quasi l’11% di voti, Tikhanovskaya è fuggita in Lituania, dove già si trovavano i due figli, per timore di essere arrestata come accaduto al marito Sjarhej Tikhanovsky, principale oppositore di Lukashenko, in carcere dal 29 maggio scorso con l’accusa di turbamento dell’ordine pubblico. Un confronto con Tikhanovskaya è l’impegno che la presidente Petitti vuole assumere verso la comunità bielorussa che vive in Italia, della quale, nei giorni scorsi, ha incontrato una delegazione nel sede del Parlamento regionale. “Faremo la nostra parte per stare accanto al popolo bielorusso che sta attraversando una profonda crisi sociale e umanitaria- ha precisato Emma Petitti-. Occorre far sentire forte la voce della comunità internazionale e delle istituzioni attraverso iniziative concertate. Mi attiverò attraverso i tutti i canali possibili: le azioni contano quando sono condivise. Un punto di partenza sarà l’adesione al Comitato italiano per la democrazia in Bielorussia, nato dopo le elezioni politiche del 9 agosto scorso alla luce di scontri e repressioni da parte del regime di Lukashenko che hanno provocato morti, arresti e migliaia di feriti. Obiettivo del Comitato è sostenere ogni iniziativa volta a ottenere nuove elezioni, sotto l’egida di organismi internazionali quali Osce, Onu e Unione europea”. La delegazione bielorussa, che ha raccontato di un paese ormai al collasso, si sta muovendo in queste settimane per sensibilizzare le istituzioni allo scopo di aiutare la popolazione colpita dalla repressione. Il 23 agosto scorso sono scesi in piazza a Minsk, la capitale del paese baltico, più di 200 mila persone per respingere l’esito elettorale, con forti sospetti di brogli, chiedendo nuove elezioni libere e l’avvio di una transizione democratica. Fra le richieste avanzate alla presidente, quella di approvare un ordine del giorno in Assemblea legislativa per condannare le violenze e attivare dei canali con l’Unione europea per favorire gli spostamenti dei cittadini bielorussi senza necessità del visto, oltre a un aiuto immediato per bambine e bambini, figli di persone arrestate durante le repressioni e rimasti soli, nonché la possibilità per gli studenti espulsi di venire a studiare in Europa, a Bologna. “La situazione è preoccupante- ha concluso la presidente Petitti- ed è giusto mantenere alta l’attenzione laddove si ravvisi che vengono calpestati i diritti umani. Le immagini e le notizie che ci arrivano sonoeloquenti: ci mostrano un popolo che non si piega di fronte alle repressioni e che combatte per affermare i valori della democrazia. Voglio esprimere la mia totale solidarietà, confermando l’impegno di essere sempre al fianco di chi lotta per la libertà rischiando anche la propria vita per un futuro migliore e pacifico. Mi attiverò anche con il Comune di Bologna, che nelle settimane ha illuminato Palazzo Re Enzo coi colori della storica bandiera nazionale Bielorussa e votato un ordine del giorno di solidarietà, per valutare azioni condivise.

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