“Azioni di promozione della salute e di prevenzione, che pongono l’individuo al centro degli interventi, accompagnando il cittadino in tutte le fasi della vita, con la finalità di conseguire il più elevato livello di salute raggiungibile”. Questi gli obiettivi del Piano regionale della prevenzione 2015-2018, documento che ha ottenuto oggi il parere favorevole dalla commissione Politiche per la salute e politiche sociali, presieduta da Paolo Zoffoli: Sel e Pd hanno espresso voto positivo, mentre Ln, M5s, Fi e Fdi voto di astensione.
Contestualmente è arrivata la comunicazione della Giunta che entro i primi mesi del 2016 verrà adottato un piano regionale sull’amianto, contenente le programmazioni sugli interventi di bonifica delle aree contaminate.
“Equità, integrazione e partecipazione- hanno sottolineato i funzionari della Giunta in merito al Piano triennale della prevenzione- sono i principi ispiratori delle strategie regionali nel campo della programmazione sanitaria e della prevenzione: promozione di politiche per la costruzione di ambienti che favoriscano sani stili di vita e la coesione sociale, azioni per il benessere nella prima infanzia, dei giovani e degli anziani, per la tutela e la promozione della salute dei lavoratori, per la parità tra i generi e per la costruzione di competenze individuali e comunitarie che proteggano e promuovano la salute, che garantiscano attenzione ai gruppi fragili e aumentino il senso di appartenenza alla comunità locale”. Sono “68 i progetti approvati, suddivisi in 6 programmi”.
Giuseppe Boschini (Pd) ha manifestato apprezzamento per la scelta di indicare le “Case della salute quale luogo in cui sviluppare le politiche di prevenzione”, sollecitando “un maggiore coinvolgimento della medicina di base”.
Daniele Marchetti (Ln) ha sollecitato la Giunta ad “attuare forme di prevenzione nelle mense scolastiche, contro i rischi, per i bambini, di soffocamento. In Italia- ha ricordato- muore per soffocamento un bambino ogni settimana”.
Raffaella Sensoli (M5s) ha chiesto che “le politiche di prevenzione vengano applicate in tutti i settori di competenza dei vari assessorati”.
Tommaso Foti (Fdi) ha sollecitato “un monitoraggio più attento per garantire il rispetto, da parte delle Ausl, delle linee guida previste nel Piano regionale”. I rappresentanti della Giunta hanno riferito di due distinti livelli di monitoraggio: il primo a livello regionale, sulle fasi intermedie del progetto, e il secondo a livello nazionale, sui risultati finali.
(cr)