Ampliare alle parafarmacie la possibilità di prenotare visite mediche tramite il Cup.
A chiederlo, in un’interpellanza, è Paolo Trande (Alleanza Verdi Sinistra) per il quale “la discriminazione tra farmacie e parafarmacie non trova giustificazione nel vigente quadro normativo. Al contrario, il legislatore ha promosso le parafarmacie per favorire la libertà di scelta del consumatore e mercati più concorrenziali attraverso le norme con cui ha liberalizzato la vendita al pubblico presso gli esercizi commerciali di farmaci da banco o di automedicazione e di tutti i farmaci o prodotti non soggetti a prescrizione medica”.
Da qui l’atto ispettivo per chiedere alla giunta “quali azioni intenda porre in essere, anche in sede di Conferenza Stato Regioni, per sollecitare il governo a un intervento di carattere legislativo al fine di orientare in senso pro-concorrenziale la disciplina nazionale e regionale sui servizi di prenotazione di visite mediche specialistiche tramite CUP e servizi connessi, ampliandone l’affidamento anche alle parafarmacie, e se la Regione abbia intenzione di concordare con le associazioni di categoria un accordo regionale per fare in modo che i servizi richiamati nell’interrogazione possano essere svolti anche dalle parafarmacie”.
(Luca Molinari)