Più di 500 bambini bielorussi e ucraini passeranno due mesi in Italia per ricevere le visite pediatriche e sanitarie di cui hanno bisogno. Anche quest’anno l’Assemblea legislativa li accoglie per celebrare insieme l’inizio delle loro vacanze. “Da più di 30 anni la nostra Regione ospita questi bambini e vogliamo portare avanti insieme con le associazioni questa tradizione di solidarietà, anche per conoscerci meglio e capire le esigenze che sono cambiate nel tempo” spiega Simonetta Saliera, presidente dell’Assemblea legislativa. Presenti alla giornata di accoglienza nella sala Polivalente dell’Assemblea più di 200 bambini (che termineranno la giornata con un tuffo in piscina), rappresentanti della Regione e delle associazioni emiliano-romagnole, insieme alla presidente Saliera e ai consiglieri Barbara Lori, Francesca Marchetti, Giuseppe Paruolo, Paolo Zoffoli, Enrico Campedelli e Roberto Poli.
“Accogliere per l’estate questi bambini e curarli è un atto di grande umanità: magari fosse contagioso!” dice la presidente nella sala affollata di cappellini gialli e teste bionde. La maggior parte dei piccoli proviene da istituti per orfani, case famiglia e centri per disabili delle regioni di Gomel e Vitebsk, fra le aree più colpite dalla nube radioattiva di Chernobyl nel 1986. Ospitarli in Emilia-Romagna vuol dire offrire loro una vacanza rigenerativa e salutare; in un mese in Italia – grazie a un’alimentazione corretta e ad acqua non contaminata – la quantità di contaminanti nucleari presente nel loro sangue si dimezza. Inoltre, tutti ricevono le visite pediatriche e chi è malato di tumori e fibrosi cistiche viene curato con terapie specializzate.
Sono oltre 40 le associazioni in Emilia-Romagna che aiutano a gestire l’accoglienza dei bambini. E la novità di quest’anno, come viene spiegato in sala Polivalente, è che queste associazioni potranno realizzare progetti di cooperazione internazionale anche in Bielorussia. In programma anche un libro, curato da Angelo Varni, che raccoglierà le esperienze di tutti questi anni dell’Emilia-Romagna con i bambini di Chernobyl. Ad autunno, inoltre, partirà una delegazione regionale che si recherà in Bielorussia per controllare il monitoraggio dei progetti.
(Francesca Mezzadri)
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