La decisione del Comune di Bologna, assunta anche su mandato della Camera di Commercio, industria e artigianato di Bologna, di procedere alla vendita delle partecipazioni societarie detenute da entrambi gli enti nella società Interporto Bologna spa, il principale polo logistico intermodale terrestre dell’Emilia-Romagna, è oggetto di un’interrogazione presentata in Regione da Giuseppe Paruolo (Pd), che chiede alla Giunta di “valutare l’opportunità di dare indicazioni a Tper di candidarsi, direttamente o tramite la propria controllata Dinazzano Po (di cui detiene il 95,35% del capitale), a rilevare le quote di Interporto Bologna oggetto di procedura di vendita”.
La società Interporto Bologna – scrive il consigliere nell’atto ispettivo – ha un’area ferroviaria di 665mila metri quadrati, una stazione interna e 3 terminal ferroviari, che ne fanno un asset strategico nel supporto e nella facilitazione all’utilizzo dei servizi ferroviari a livello europeo e nei trasporti intermodali, operando di fatto in qualità di integratore di servizi strada-rotaia. L’asta pubblica di vendita delle quote possedute da Comune di Bologna e Camera di Commercio di Bologna – evidenzia l’esponente del Pd – riguarda il 41% del capitale della società Interporto di Bologna, per un controvalore di 15,55 milioni di euro, e la scadenza per presentare offerte è il 19 settembre prossimo. In caso di esito negativo della gara – rimarca il dem – il Comune non potrà più esercitare i diritti sociali in sede assembleare, ad eccezione del potere di alienazione della partecipazione, secondo quanto previsto dal decreto legislativo 175/2016, e anche l’eventuale liquidazione in denaro della partecipazione societaria si rivelerà assai problematica.
Di qui la richiesta di Paruolo all’esecutivo regionale di dare indicazioni a Tper – gestore dei servizi pubblici locali di trasporto su gomma nei bacini bolognese e ferrarese e su ferro nell’intero territorio regionale di cui la Regione detiene il 46,13% del capitale sociale – di acquistare le quote di Interporto Bologna messe all’asta dal Comune. “Un ingresso di Tper, in forma diretta o tramite la controllata Dinazzano Po, nella compagine societaria di Interporto Bologna- spiega il consigliere bolognese- consentirebbe di sviluppare sinergie operative importanti tra i due interporti terrestri di Bologna e di Dinazzano Po, con vantaggi per gli operatori ferroviari che operano nei due scali, la messa a fattore comune di importanti competenze, un miglioramento dei risultati economici e gestionali delle società coinvolte e benefici per il trasporto emiliano-romagnolo”.
(Luca Govoni)