Sanità e welfare

SANITÀ BOLOGNA. BIGNAMI (FI): NO A POSTI AUTO PER DIPENDENTI S.ORSOLA DA GRATUITI A PAGAMENTO

Il consigliere forzista sollecita l’azienda a cercare fondi da pubblicità e attività commerciali per migliorare il welfare interno

L’Azienda ospedaliera universitaria di Bologna-Policlinico S.Orsola Malpighi, parallelamente alla realizzazione del nuovo polo Cardio-toraco-vascolare, ha stipulato un accordo con il Comune di Bologna per la costruzione di 94 posti auto da destinare ai propri dipendenti ad uso gratuito. Nelle scorse settimane, tuttavia, il Policlinico avrebbe comunicato al personale che 94 posti auto su 432 di pertinenza dell’ospedale diventeranno a pagamento.

Ne dà notizia Galeazzo Bignami (Fi) in un’interrogazione, dove segnala che nel progetto iniziale non sarebbe stata prevista la trasformazione da gratuiti a pagamento di parcheggi riservati ai dipendenti e ricorda che nel 2013 il Comune ha revocato la convenzione a pagamento dedicata al personale dipendente del Policlinico per la sosta dell’auto su strisce blu zone B, C, D, dietro la corresponsione di 24 euro mensili, 80 euro semestrali e 150 euro annuali. Le uniche convenzioni per la sosta, attualmente attive,- spiega Bignami- hanno costi insostenibili per i dipendenti, mentre l’importo giornaliero dei 94 posti del polo Cardio- toraco-vascolare è di un euro per l’intero turno lavorativo per comparto e di un euro e cinquanta per la dirigenza, con un aggravio per i lavoratori di circa 300 euro annui, a cui si deve aggiungere il fatto che i parcheggi riservati ai 5.000 dipendenti del Policlinico coprono solo il 10% del fabbisogno.

Questa disposizione- prosegue il consigliere- avrebbe scatenato “forti proteste” da parte delle rappresentanze dei lavoratori che hanno proposto di coprire la somma con i fondi ottenuti da attività non sanitarie, come la pubblicità interna e i distributori di bevande/generi di conforto, che avrebbero prodotto proventi per 2 milioni euro dal 2012 al 2015.

Il Policlinico, inoltre, per incentivare l’utilizzo del trasporto pubblico locale per gli spostamenti casa-lavoro, – aggiunge Bignami- riconosce solo un contributo di 88 euro ai dirigenti e di 130 euro agli altri dipendenti interessati a sottoscrivere un abbonamento Tper, del costo medio di 190 euro, ma c’è da evidenziare- specifica- che la maggior parte del personale è turnista, con orari nei quali il trasporto pubblico non garantisce servizi capillari, per cui questi dipendenti sono obbligati a utilizzare un mezzo proprio.

Bignami chiede quindi che siano chiariti i motivi e le finalità che inducono la direzione del Policlinico a trarre profitto dalla messa a pagamento di parcheggi realizzati per uso esclusivo del personale e vuole sapere le ragioni per cui l’Azienda non stanzi più fondi derivanti da attività non sanitarie per il miglioramento del welfare del proprio personale già pressato da anni di blocco dei contratti.

Il consigliere, infine, domanda perchè non siano stati predisposti sistemi di incentivazione, convenzioni per la sosta, per l’utilizzo/acquisto di velocipedi, per l’acquisto di abbonamento ai mezzi di trasporto pubblici unificate e/o standardizzate a livello provinciale per tutti i dipendenti pubblici anche se appartenenti a diversi enti.

(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/attivita-legislativa)

(Antonella Celletti)

 

 

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