Sanità e welfare

Sanità, Campedelli-Serri-Sabattini-Boschini (Pd): Salvare l’attività de “La Lucciola” di Ravarino (Modena)

I quattro consiglieri democratici chiedono alla Giunta di intercedere sull’Ausl affinché continui a inviare minori disabili al Centro. “Eccellenza da sostenere anche economicamente”

Enrico Campedelli (Pd)
Enrico Campedelli (Pd)
Luca sabattini, Luciana Serri
Luca sabattini, Luciana Serri (Pd)

Salvare le attività del Centro di terapia integrata per l’Infanzia La Lucciola di Stuffione di Ravarino, in Provincia di Modena. E’ l’auspicio che muove l’interrogazione alla Giunta dei consiglieri regionali modenesi del Pd, Enrico Campedelli (primo firmatario), Luciana Serri, Luca Sabattini e Giuseppe Boschini, che chiedono all’esecutivo quali “azioni intenda adottare di concerto con l’Asl modenese al fine di garantire il prosieguo dell’attività tipica del Centro”, una struttura terapeutica semiresidenziale di alto profilo, finalizzata alla riabilitazione e cura di minori disabili e con disturbi complessi del neurosviluppo. Alla Giunta i consiglieri democratici si rivolgono anche e soprattutto perchè venga garantita “la sostenibilità economica” delle attività del Centro, “attraverso il pieno utilizzo delle sue possibilità di cura”.

La Lucciola accoglie bambini e ragazzi nella fascia di età 3-18 anni portatori di disabilità fisiche, mentali e multiple: paralisi cerebrale infantile, sindromi neurologiche, sindrome di Down e altre sindromi genetiche, ritardo mentale, disturbi dello spettro autistico e problemi del comportamento ed è accreditato dalla Regione Emilia-Romagna.

Campedelli, Serri, Sabattini e Boschini ricordano poi che “la validità delle metodologie di cura” de La Lucciola “è sempre stata riconosciuta e apprezzata dal sistema sanitario nazionale nonché da medici, insegnanti e operatori”. Un apprezzamento “testimoniato dall’appello firmato da oltre trecento professionisti a sostegno del centro e per il prosieguo della sua attività”.

Giuseppe Boschini
Giuseppe Boschini (Pd)

I consiglieri di maggioranza fanno infine notare che “con gli anni, pur essendoci un aumento complessivo dei minori con handicap, sono stati inviati dalla ASL di Modena sempre meno bambini e ragazzi (attualmente sono 25 quelli seguiti), in primo luogo a causa della norma dell’Accreditamento regionale che impone una soglia di accesso a 11 anni, in secondo luogo perché l’Asl attualmente predilige altre forme di intervento terapeutico. Il progressivo ridursi di invii da parte del servizio pubblico- concludono i quattro democratici- comporterà la chiusura del Centro e la perdita di un capitale di conoscenze e di prassi che, al contrario, andrebbe valorizzato e sostenuto”.

(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/leggi-e-atti/oggetti-assembleari)

 (Marco Sacchetti)

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