Scuola giovani e cultura

Scuola Bologna. Foti (fdi-An): No a spettacoli su ‘teoria gender’ se manca consenso genitori

La Giunta esprima un giudizio sui “reiterati tentativi, supportati da metodologie furbesche”, di introdurla nella scuola

Quale giudizio esprime la Giunta regionale sui reiterati tentativi, supportati da metodologie furbesche, di introdurre la cosiddetta “teoria gender” all’interno delle istituzioni scolastiche?

Lo chiede Tommaso Foti (Fdi-An) in un’interrogazione dove segnala che il prossimo 31 gennaio 2017, nel corso di un matinée aperto anche a chi frequenta la scuola primaria, sarà messo in scena, nel teatro comunale di Castello d’Argile (Bologna), lo spettacolo “Fa’afafine. Mi chiamo Alex e sono un dinosauro“, una produzione del CSS Teatro stabile di innovazione di Udine. “Uno spettacolo – spiega il consigliere – che è così presentato all’indirizzo internet http://www.cssudine.it/produzioni/942/fa-afafinemi-chiamo-alex-e-sono-un-dinosauro: ‘Fa’afafine racconta la storia di un adolescente alla scoperta di sé e della sua identità sessuale e ha ottenuto autorevoli riconoscimenti per il coraggio e l’accuratezza con cui viene affrontato il delicato tema dell’educazione alla diversità’“.

Nei fatti, – aggiunge Foti – lo spettacolo narra di un bambino “gender fluid”, che “vorrebbe essere, nei giorni pari, maschio, nei giorni dispari, femmina”, e “la messa in scena appare estremamente delicata, sotto più profili: il punto espresso potrebbe, infatti, risultare critico per i bambini e gli adolescenti a cui si rivolge, ed inconciliabile con la pluralità degli orientamenti educativi delle famiglie e con la funzione pubblica della scuola”.

A parere del consigliere, questa iniziativa, oltre a presupporre come “indispensabile un’adeguata informazione preventiva ai genitori, a cui spetta il diritto/dovere di educare e istruire i propri figli”, risulta anche “in contrasto con il pronunciamento del ministero dell’Istruzione, che, con la circolare 1972/2015, “ha disconosciuto l’introduzione nella scuola di progetti e percorsi educativi ispirati alla ‘teoria gender’”, affermando che “tra le conoscenze da trasmettere non rientrano in nessun modo né ‘ideologie gender’, né l’insegnamento di pratiche estranee al mondo educativo“.

Foti invita quindi la Giunta a sollecitare i competenti organi scolastici ad acquisire l’assenso dei genitori per la partecipazione o meno allo spettacolo, almeno per quanto riguarda gli alunni della scuola primaria, e chiede che sia accertato, in caso di mancata espressione del consenso informato completo e preventivo da parte dei genitori, che ai figli di questi ultimi sia consentito l’esonero dalla partecipazione all’iniziativa e che sia disposta un’attività alternativa, a tutela del diritto allo studio.

(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it)

(Antonella Celletti)

 

 

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