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2 agosto 1980. Per 7 giorni le clip dell’Archivio della memoria prima del grande cinema in piazza Maggiore

Tante le iniziative a cura dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna per commemorare il 2 agosto 1980: sette testimonianze di tre minuti ciascuna verranno proiettate in piazza Maggiore a Bologna, dal 26 al 30 luglio, e poi il 3 e 4 agosto prima di ogni film. Musica originale di Paolo Fresu. La sera del 2 agosto andrà in onda su Rai3 il film di Giulia Giapponesi “Quel dolore non è immobile”. Poi un grande striscione con la scritta “Bologna non dimentica” verrà calato da una delle torri della Regione in viale Aldo Moro.

Sette clip per sette giorni. Per raccontare le storie di chi ha perso un familiare, o è rimasto ferito, oppure ha prestato i soccorsi alla strage alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980. Testimonianze di tre minuti che verranno proiettate in piazza Maggiore a Bologna, dal 26 al 30 luglio, e poi il 3 e 4 agosto, per una iniziativa organizzata, in occasione del 44esimo anniversario della Strage alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980, dall’Associazione tra i familiari delle vittime, dall’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna in collaborazione con la Cineteca di Bologna e la Fondazione Bottega Finzioni. Le musiche originali sono state donate da Paolo Fresu.

La prima clip è stata proiettata in piazza Maggiore la sera di venerdì 26 luglio, prima delle 21.45, quando è prevista la rassegna cinematografica ‘Sotto le stelle del cinema’, organizzata dalla Cineteca. E’ la voce di Paolo Lambertini (prima di “L’ultima notte di amore”), vicepresidente dell’Associazione tra i familiari delle vittime, che nella strage, a soli 14 anni, perse la madre Mirella Fornasari, di 36 anni, dipende Cigar, che aveva gli uffici proprio sopra la sala d’aspetto della stazione centrale.

Il giorno dopo, il 27 luglio, prima de “L’ultimo imperatore”, ci sarà Eliseo Pucher: aveva 30 anni e stava tornando al lavoro a Salsomaggiore dopo qualche giorno a casa, in Friuli. Il suo treno era in ritardo, per questo aveva pensato a un caffè fuori dalla stazione. Ma cambiò idea, si diresse verso la sala d’aspetto. E la sua vita cambiò per sempre.

Il 28 luglio, prima di “The Fabelmans” è stata la volta della clip dedicata ad Agide Melloni, allora poco più che trentenne e autista del bus di linea 37. Era nell’intervallo del turno, vicino alla stazione centrale, quando sentì un boato. Decise di fare qualcosa per aiutare in quella tragica situazione: trasformò, così, il suo autobus in carro funebre per dare dignità ai corpi delle vittime.

Tra i soccorritori c’era un giovane medico, Stefano Badiali. La sua storia sarà proiettata il 29 luglio, prima di “C’era una volta a… Hollywood”. Fu compito suo assistere, all’ospedale Maggiore, i parenti che arrivavano a cercare i familiari feriti o purtroppo deceduti, tra i quali i nonni della vittima più giovane della strage: Angela Fresu, di soli 3 anni, morta insieme alla mamma Maria.

Il 30 luglio, prima de “Lo squalo”, sarà proiettata la storia di Sonia Zanotti, che il 2 agosto 1980 aveva appena 11 anni: quel giorno, per soli 30 secondi, perse il treno e decise di attendere in sala d’aspetto il treno successivo. Alle 10.25, era a pochi passi dall’ordigno che provocò 85 morti e 216 feriti.

Ruggero Sarcina sarà proiettato il 3 agosto, prima di “8 e mezzo”. Sarcina si era fermato vicino alla sala d’aspetto per aiutare una ragazza francese che aveva bisogno di utilizzare la cabina telefonica per un’interurbana. All’improvviso l’esplosione, il cielo nero e la ragazza francese sparita nel nulla.

L’ultima clip sarà il 4 agosto, prima di “Peccato che sia una canaglia”. La protagonista è Patrizia Poli, all’epoca 23enne. Stava aspettando il treno insieme al marito per andare a Roma e da lì partire per le vacanze in Sardegna. La partenza era prevista  alle 10.25, lo stesso orario in cui scoppiò la bomba.

Tulle le  clip sono brevi estratti di interviste, realizzate dalla Fondazione Bottega Finzioni nel dicembre 2023,  per  “L’Archivio della Memoria”: un progetto dell’Associazione tra i Familiari delle Vittime della Strage della Stazione di Bologna del 2 Agosto 1980 per la realizzazione di un archivio audiovisivo con le voci dei tanti testimoni della strage:  superstiti, soccorritori, volontari, semplici cittadini, …
L’Archivio della Memoria – che sarà alimentato ogni anno da nuova documentazione audiovisiva – viene realizzato in collaborazione con l’Assemblea Legislativa della Regione Emilia Romagna.

“Quel dolore non è immobile”:  il film di Giulia Giapponesi su Rai3 il 2 agosto

 Sempre per commemorare l’anniversario della Strage di Bologna – e dopo la proiezione in piazza Maggiore dello scorso anno –  il film di Giulia Giapponesi ‘Quel dolore non è immobile’ verrà trasmesso su Rai3 la sera del  2 agosto. Per poi restare disponibile sulla piattaforma RaiPlay.

Il film, realizzato dall’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna  in collaborazione con l’Associazione tra i familiari delle vittime della strage alla stazione di Bologna e la casa di produzione Codalunga, racconta la storia di 85 volontari che hanno portato a termine i viaggi che le vittime della strage non hanno potuto completare. Con loro una valigia bianca, testimone di una memoria che continua, consegnata una volta arrivati “a destino” a un passante, una famiglia, un sindaco, raccontando della strage e della persona che hanno simbolicamente portato a destinazione. Oltre alle tante voci dei volontari che quel viaggio hanno deciso di intraprendere per onorare la memoria delle vittime, intervengono nel film Micaela Casalboni e Andrea Paolucci, direttori artistici del Teatro dell’Argine (che hanno  contribuito alla realizzazione del progetto “A destino”, da cui ha preso spunto l’idea del film), Paolo Bolognesi e Paolo Lambertini dell’Associazione tra i familiari delle vittime della strage, Cinzia Venturoli, storica e docente dell’Università di Bologna, Miriam Ridolfi, assessora del Comune di Bologna che coordinò i soccorsi subito dopo la strage. E proprio da Miriam Ridolfi prende spunto il titolo del film, grazie a una sua frase, ‘Quel dolore non è immobile’, da lei pronunciata durante quella che è stata la sua ultima intervista.

Infine, non ultimo, un grande striscione con la scritta “Bologna non dimentica”  verrà affisso, dal 31 luglio al 2 agosto, su una delle Torri della Regione in viale Aldo Moro. Un’iniziativa dell’Associazione dei familiari con Cantiere Bologna, alla quale ha aderito l’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna.

Qui potete scaricare la clip con protagonista Paolo Lambertini, vicepresidente dell’Associazione tra i familiari delle vittime:

https://www.swisstransfer.com/d/65904361-e173-41fe-ab04-746ab5aa61b9

(Margherita Giacchi)

 

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