Ha vissuto la prigionia durante la Seconda guerra mondiale e attraverso i suoi dipinti ne ha raccontato gli orrori. Ha ripercorso le lotte sociali e tramite le sue opere ha dato voce ai lavoratori impegnati negli impieghi più umili. È Nello Leonardi, conosciuto per la sua arte sociale, il protagonista della mostra dedicata al tema della Resistenza alla vigilia della ricorrenza del 25 Aprile, Festa della Liberazione. L’esposizione, dal titolo “Nello Leonardi e l’arte sociale” è curata da Sandro Malossini ed è allestita negli spazi dell’Assemblea legislativa in viale Aldo Moro 50, a Bologna.
“I quadri di questa mostra -ha commentato la vicepresidente dell’Assemblea legislativa Silvia Zamboni– riprendono i temi della Resistenza. Leonardi ha improntato la sua opera nel segno della memoria, avendo conosciuto la prigiona nel lager in prima persona. Fra i soggetti ritratti nei suoi dipinti spiccano persone impegnate in lavori umili ed è per questo che la sua viene definita una pittura sociale. La mostra vuole essere un omaggio a questo artista e si inserisce a pieno titolo nelle celebrazioni per il 25 Aprile”.
Il curatore Sandro Malossini ha spiegato: “Questa mostra presenta il lavoro di due decenni. Leonardi, che si è formato, fra gli altri, con Giorgio Morandi, trovando, però, la forza di approdare a un proprio linguaggio pittorico che ha dato vita, oltre che a dipinti, a una quantità incredibile di disegni”.
Il presidente dell’Anpi di Reggio Emilia, Ermete Fiaccadori, ha sottolineato: “Nello Leonardi ha avuto una grande influenza sul panorama artistico di Reggio Emilia. È meritorio che in vista della Festa della Liberazione vengano esposte le opere di questo pittore nella sede dell’istituzione che rappresenta l’intera comunità regionale”.
Nello Leonardi, artista reggiano simbolo dell’arte figurativa in Emilia-Romagna dal secondo dopoguerra in poi, durante la Seconda guerra mondiale fu internato nei lager. È noto per il suo stile realistico, in grado di creare immagini capaci di arrivare a chiunque. I lavoratori nei campi e nelle officine sono i protagonisti di dipinti che hanno dato voce alle lotte per il lavoro e per l’affermazione di diritti quali la libertà e la solidarietà, connaturati con la democrazia, e che hanno rappresentato una forte condanna di tutte le guerre.
All’inaugurazione erano presenti anche il consigliere regionale Matteo Daffadà e il pittore Carlo Mastronardi.
La mostra, aperta fino al 4 maggio, è visitabile dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 18 con ingresso libero.
Per info: gabinettopresidenteal@regione.emilia-romagna.it oppure tel. 051.5275768 – 5826.
(Lucia Paci)
La comunicazione istituzionale del Servizio informazione dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna dal 30 marzo 2023 è soggetta alle disposizioni in materia di par condicio