“L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna ha deciso di celebrare l’80esimo anniversario della Liberazione valorizzando il lavoro degli Istituto storici con cui da tempo collabora: è un modo per ricordare a tutti noi l’importanza del 25 aprile, la festa più importante della nostra Repubblica perché ci ha restituito la libertà e la democrazia dopo gli anni della dittatura fascista e dell’occupazione nazista. La Liberazione non fu frutto di un’unica battaglia, ma di un periodo di lotta che vide combattere insieme partigiani, soldati alleati, popolazione”.
Con queste parole il presidente dell’Assemblea legislativa Maurizio Fabbri ha inaugurato “A passo di Liberazione 1945-2025”, la mostra allestita in viale Aldo Moro in occasione dell’80esimo anniversario della Liberazione dell’Italia dal nazifascismo. A pochi giorni dal 25 aprile, infatti, l’Assemblea legislativa ospita la mostra frutto dell’omonimo progetto curato dalla rete degli Istituti storici dell’Emilia Romagna coordinati dall’Istituto Storico Parri – Bologna metropolitana e realizzato con il contributo dell’Assemblea legislativa e dell’Assessorato alla Cultura, Parchi e Forestazione, Tutela e valorizzazione della biodiversità, Pari opportunità della Regione Emilia-Romagna.
Da questa ricerca è nata una mappa digitale della regione che dialoga con una linea del tempo che abbraccia il periodo della liberazione regionale (da agosto 1944 a maggio 1945) per offrire una modalità di analisi degli eventi storici non solo geografica, ma anche storica e temporale: scorrendo la timeline – che offre una cronologia puntuale, giorno per giorno – è infatti possibile rintracciare sul territorio ciò che avvenne in un dato periodo nelle diverse province e interrogare la mappa utilizzando filtri territoriali e/o tematici per ricerche specifiche.
“La mostra è composta da una ventina di pannelli, due per ogni provincia, con le immagini e le testimonianze della Liberazione. Si tratta di foto di archivio conservate presso gli Istituti storici provinciali, scatti che documentano i momenti fondamentali della liberazione delle città”, ha sottolineato il presidente Fabbri, che ha ricordato: “Il tema centrale sono le vicende militari e politiche che hanno condotto alla lunga liberazione del territorio regionale (estate 1944 – primavera 1945). Il focus del progetto è quello di documentare e raccontare la Liberazione come un processo, lungo e ampio, che segue il passaggio del fronte. Ricerca, documentazione e racconto hanno trovato spazio in un sito dedicato costruito su due assi portanti: una linea del tempo e una mappa, integrati da testi, dati, immagini, testimonianze, ecc., con l’obiettivo di fornire un quadro semplice e immediato della fine della guerra in Emilia-Romagna nonché degli eventi e dei protagonisti che accompagnarono il processo di Liberazione dell’intero territorio regionale”.
“L’Istituto Parri ha coordinato questo lavoro di ricerca, riuscendo a creare un prodotto sia interattivo sia cartaceo: ed è un onore vedere esposto il nostro lavoro in Assemblea legislativa. I documenti da cui è stata la mostra hanno dato vita a una mappa della Liberazione che può essere consultata online”, ha spiegato Agnese Portincasa, Direttrice dell’Istituto Parri, che ha ricordato come il compito degli istituti storici sia stato quello di conservare la memoria (foto, documenti, testimonianze) di chi fece la Resistenza.
“La Liberazione dal nazifascismo è stata una tappa fondamentale della storia italiana: dobbiamo tramandare alle nuove generazioni la memoria di quei fatti perché sono al fondamento della nostra democrazia uno dei cui aspetti fondamentali è la giustizia sociale, vero combustibile della nostra democrazia”, ha evidenziato Paolo Trande, Segretario Consigliere dell’Ufficio di Presidenza dell’Assemblea legislativa con deleghe ai temi della “Memoria del ‘900”. Presente all’inaugurazione anche il consigliere regionale Giovanni Gordini.
La mostra è arricchita da alcune teche in cui è esposta una selezione di volumi conservati presso la Biblioteca dell’Assemblea legislativa e soprattutto una teca che contiene la raccolta degli Atti Consiliari della I Legislatura, con il discorso di insediamento dell’Ufficio di Presidenza avvenuto il 13 luglio 1970.
All’inaugurazione hanno partecipato anche un centinaio di studenti delle scuole medie Toschi di Viano-Baiso, comune della provincia di Reggio Emilia, venuti in viale Aldo Moro grazie al progetto “Porte aperte in Assemblea legislativa”. “Il 25 aprile è una data importantissima della nostra storia: dobbiamo ricordare quanto è avvenuto perché non avvenga mai più”, ha affermato Domenique Carrozzini, studente delle scuole reggiane, intervenuto a nome dei suoi compagni.
La mostra sarà aperta al pubblico dall’11 aprile al 7 maggio, dal lunedì al venerdì, dalle ore 9 alle ore 18.
(Luca Molinari)