Sanità e welfare

Inchiesta Val d’Enza, Sensoli (M5s): Tavolo regionale con i direttori delle Ausl, basta esternalizzazioni

L’interrogazione chiede alla giunta più controlli sul sistema di affidi di minori: “Coinvolte troppo spesso onlus private, il sistema ha fallito”

Raffaella Sensoli (M5s)

Più controlli sui casi di affido di minori nel territorio regionale e un tavolo che coinvolga tutti i direttori delle Ausl, con l’obiettivo di monitorare e ripensare gli strumenti impiegati nel sistema delle politiche sociali, invertendo il processo di esternalizzazione dei servizi sociosanitari. Lo chiede un’interrogazione di Raffaella Sensoli del Movimento 5 stelle, che torna oggi su quanto emerso dall’inchiesta “Angeli e demoni” sul sistema degli affidi in Val d’Enza. “C’è grande sgomento e indignazione dei cittadini, in particolare modo nel reggiano- sottolinea la pentastellata- e per questo occorre un’attenta attività di analisi e di studio in tutto il territorio regionale sul fenomeno degli affidi di minori per rassicurare la collettività, dimostrando che quanto accaduto nell’Unione val d’Enza sia circoscritto a tale zona”.

Secondo la consigliera M5s il sistema pubblico di welfare sarebbe entrato in crisi negli ultimi vent’anni, anche per la scelta di affidare sempre più spesso i servizi al privato in un “sistema misto” che vede per lo più coinvolte le organizzazioni senza fini di lucro attive nel sociale. “Questa propensione a esternalizzare le prestazioni sociosanitarie ha dato origine a quello che viene definito ‘welfare mix’ (tra Stato, mercato e terzo settore), all’interno del quale operano contemporaneamente soggetti pubblici e privati profit e non profit, alcuni dei quali meritevoli ed altri, come si scopre giornalmente dalle notizie di abusi su minori o anziani, attratti esclusivamente dall’interesse economico”.

Alla luce di ciò, Sensoli chiede alla giunta di intervenire per verificare le situazioni di affido di minori in famiglia e in casefamiglia e se non ritenga opportuno “ripensare gli strumenti impiegati nel sistema delle politiche sociali e sociosanitarie invertendo il processo di esternalizzazione dei servizi”. Chiede poi, “anche alla luce della assunzione delle deleghe alle politiche sociali da parte del presidente della Regione, “rafforzare il monitoraggio e il controllo dell’affido di minori nel territorio regionale e costruire un tavolo che coinvolga tutti i direttori generali delle Ausl e dei direttori di distretto dell’Azienda delle Ausl, tenuto conto che questi ultimi oltre alla funzione di programmazione hanno competenza in materia di verifica e monitoraggio della congruenza tra domanda e offerta e di garanzia nei confronti dei cittadini rispetto al soddisfacimento dei bisogni socio-sanitari, all’adeguatezza e alla qualità dell’assistenza”.

(Giulia Paltrinieri)

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