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Agricoltura. Informativa su esperienza Regione nell’innovazione al servizio dell’agricoltura

Assessore Caselli: “Emilia-Romagna prima in Europa per numero di Gruppi operativi per l’innovazione (Goi). Stanziati 50 milioni, pari al 4,2% del Psr”. Interventi di Lori e Cardinali (Pd). Presidente Serri: “a settembre visita istituzionale ad alcuni Goi”

Nella seduta odierna della commissione Politiche economiche, presieduta da Luciana Serri, si è tenuta l’informativa dell’assessore all’Agricoltura, caccia e pesca, Simona Caselli, sull’esperienza della Regione Emilia-Romagna in materia di innovazione al servizio dell’agricoltura grazie alla collaborazione tra mondo agricolo e mondo della ricerca avvenuta tramite i Gruppi operativi per l’innovazione (Goi), realtà che pianificano soluzioni a problemi concreti grazie all’innovazione, alla sperimentazione di nuove tecnologie, a nuovi processi produttivi e a nuove modalità organizzative.

Le principali sfide a cui si cerca di dare risposta mediante i Goi – spiega l’assessore Caselli – riguardano la sostenibilità delle pratiche agricole, il sostegno alle filiere produttive, la valorizzazione della tipicità delle colture e dei prodotti agricoli regionali nonché la conservazione del suolo e il risparmio idrico. I Goi, inoltre, aggiunge la titolare dell’Agricoltura, consentono anche la partecipazione del sistema produttivo agricolo regionale alle iniziative di ricerca e innovazione europee, con un’importante azione di trasferimento dell’innovazione garantita da iniziative formative e di consulenza aziendale. “Il primo ciclo di progetti di ricerca e trasferimento tecnologico in ambito agricolo tramite i Goi- sottolinea l’assessore- è partito tre anni fa e ha dato vita a un lavoro straordinario destinato a cambiare l’agricoltura e il sistema agroalimentare nella direzione di una maggiore sostenibilità. La Regione ha investito 50 milioni, il 4,2% del Programma di sviluppo rurale, che ammonta a circa 1,2 miliardi, risultando la regione europea con il maggior numero di Goi”. La nuova sfida – ha concluso Simona Caselli – sarà come diffondere nel modo più ampio possibile le buone pratiche messe a punto grazie ai Goi e in che modo avviare un confronto, sia nazionale sia internazionale, fra le esperienze concluse e le conoscenze acquisite, in quanto è in atto un vero cambiamento del paradigma con cui si fa agricoltura.

I numeri. A oggi sono presenti in Emilia-Romagna 93 Gruppi operativi finanziati per 22,9 milioni, di cui 19,2 milioni di contributo pubblico e 3,7 milioni di cofinanziamento dei beneficiari. Nel 2018, sono stati approvati altri 55 progetti pilota e per lo sviluppo di nuovi prodotti, processi e tecnologie nel settore agricolo e agroindustriale, di cui 51 finanziati. Si tratta di progetti rivolti alla competitività dei produttori primari tramite il miglioramento dell’integrazione di filiera. Questi progetti hanno comportato un contributo pubblico di 7,6 milioni, per un investimento totale di 10,8 milioni. Nel gennaio 2019 sono state messe a bando risorse per circa 5,1 milioni, di cui 4 milioni per i progetti di filiera e 1,1 milioni per i progetti di forestazione ambientale. I risultati attesi sono di almeno 25 nuovi Goi finanziati, facendo ampiamente superare l’obiettivo di 100 Goi fissato nel Psr. Inoltre, grazie alle risorse finanziarie bandite nel mese di giugno – oltre 8,3 milioni, di cui 2,2 milioni per l’ammodernamento delle aziende agricole e forestali nonché per la diversificazione e 6,1 milioni per il miglioramento della qualità delle acque – entro la fine del 2019 sarà raggiunto anche l’obiettivo riguardante il completo utilizzo delle risorse. I bandi in corso e quelli futuri potranno avvalersi delle semplificazioni procedurali e amministrative introdotte al Programma di sviluppo rurale dall’Unione europea.

In sede di dibattito sono intervenuti Barbara Lori e Alessandro Cardinali (Pd). La prima, ha evidenziato come, grazie alla Regione, nel campo dell’innovazione in agricoltura sia stato fatto un lavoro importante e per nulla scontato, auspicando che il lavoro dei Gruppi operativi possa rappresentare un ottimo viatico per accelerare il rinnovamento in un settore economico cruciale per l’Emilia-Romagna. Il consigliere, invece, ha chiesto chiarimenti riguardo al coinvolgimento delle università.

L’assessore Caselli ha risposto che l’impegno degli atenei regionali, ma anche di altre regioni, è stato rilevante, così come quello dei centri di ricerca, anche di nuova costituzione.

Ha concluso il dibattito la presidente Serri, che, nel ricordare come la ricerca e l’innovazione in agricoltura abbiano rilevanti ricadute anche sull’ambiente, ha annunciato, nel mese di settembre prossimo, una visita istituzionale della commissione ad alcuni Goi.

(Luca Govoni)

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