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Lavoro Bologna. Vertenza La Perla, Pd-Si-Misto: Regione si attivi su governo per tavolo nazionale

La risoluzione, primo firmatario il dem Caliandro, è sottoscritta da 15 consiglieri di Pd, Si e Prodi (Misto) e impegna la Giunta di continuare a impegnarsi per la tutela delle lavoratrici e dello stabilimento produttivo

Esuberi La Perla
Manifestazione contro esuberi La Perla

Il governo faccia la sua parte nella vertenza La Perla per salvaguardare le lavoratrici e l’insediamento produttivo e convochi un tavolo nazionale. È l’impegno che chiede una risoluzione del Partito democraticoSinistra Italiana e Silvia Prodi (Misto), primo firmatario il dem Stefano Caliandro, che invita la Giunta ad “attivarsi con il governo e il ministero dello Sviluppo economico e del lavoro e di proseguire lo sforzo nell’attività di salvaguardia del sistema produttivo ed economico dell’Emilia-Romagna”.

“Il governo, come ha fatto la Regione Emilia-Romagna, deve attivarsi immediatamente e convocare al più presto un tavolo nazionale per risolvere l’ennesima crisi aziendale”, scrivono i 15 consiglieri Pd-Si-Misto. “La vertenza genera particolare preoccupazione perché coinvolge in modo preminente lavoratrici con una indiscussa professionalità, che hanno acquisito nel tempo competenze altamente specializzate. Ci preoccupano poi la latitanza delle istituzioni nazionali di fronte a questa nuova crisi industriale e i processi di ricollocaemto delle lavoratrici che hanno un patrimonio di conoscenze che non può essere disperso”.

Alla luce della volontà della società di proseguire con i licenziamenti prima di tentare altre strade, i consiglieri Pd-Si-Misto credono che sia necessario che la proprietà presenti al più presto un piano industriale “chiaro e sostenibile” da condividere in un tavolo con i sindacati e le istituzioni. Esprimendo solidarietà alle 126 lavoratrici e sostegno alla mobilitazione sindacale in atto, la risoluzione Pd-Si-Misto impegna la Giunta a  “proseguire il suo sforzo nell’attività di salvaguardia del sistema produttivo ed economico dell’Emilia-Romagna attraverso modalità concertative e nell’ambito di tavoli istituzionali che vedano la presenza di tutte le parti sociali e datoriali, come previsto dal Patto per il lavoro” e ad “attivarsi con il governo e il ministero dello Sviluppo economico e del lavoro per valutare tutte le azioni possibili per salvaguardare le lavoratrici e le loro famiglie, nonché l’insediamento produttivo che caratterizza il territorio emiliano-romagnolo e la centralità del sito bolognese”.

La risoluzione è a firma di: Stefano Caliandro, Paolo Calvano, Silvia Prodi, Valentina Ravaioli, Giuseppe Boschini, Katia Tarasconi, Francesca Marchetti, Giuseppe Paruolo, Igor Taruffi, Yuri Torri, Roberto Poli, Massimo Iotti, Gianni Bessi, Luca Sabattini, Antonio Mumolo.

(Giulia Paltrinieri)

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