“Fornitura gratuita dei libri di testo per la scuola: reintrodurre le cedole librarie (a titolo individuale)”. È Manuela Rontini del Partito democratico, con un’interrogazione rivolta al governo regionale, a chiedere la modifica della normativa sulla materia per consentire alle famiglie di scegliere a quale negozio rivolgersi.
La legge regionale, spiega la consigliera, “prevede la fornitura gratuita o semigratuita dei libri di testo agli alunni della scuola dell’obbligo e delle superiori: gli utenti concorrono al costo con contributi riferiti alle proprie condizioni economiche”. Ma con le gare e le assegnazioni centralizzate delle forniture, rimarca, “si è evidenziato un danno al tessuto commerciale delle nostre città, che si aggiunge ai già tanti problemi che i librai e i cartolibrai devono affrontare con la concorrenza dei centri commerciali e delle vendite online”. In Lombardia, Veneto, Piemonte e Friuli-Venezia Giulia, conclude la dem, “hanno modificato (recependo l’invito del sindacato italiano librai e cartolibrai) le proprie leggi regionali aggiungendo un dettato specifico per restituire lavoro alle librerie”.
Con la distribuzione attraverso cedola libraria, si legge nell’atto ispettivo, “si garantiva un primo contatto tra librerie e i giovani utenti, futuri potenziali lettori”. Con questa modalità, si evidenzia poi nel documento, “il legislatore aveva inteso assicurare una distribuzione diffusa e che interessasse in modo equo tutti gli esercizi commerciali del settore”.
(Cristian Casali)