Sanità e welfare

Servizi per disabili, Fdi: riallineare legge regionale su ISEE a norme nazionali

“In Emilia-Romagna, per la compartecipazione ai servizi per disabili, si computano nel reddito i trattamenti assistenziali, previdenziali e indennitari (es. indennità di accompagnamento), esclusi dalle norme nazionali”

Il gruppo Fdi: da sx Tagliaferri, Callori e Facci

La definizione dei criteri per la determinazione del concorso da parte degli utenti con disabilità al costo dei servizi sociali disposta dalla Regione, non ancora uniformata alle più recenti disposizioni nazionali sull’applicazione dell’ISEE (Indicatore della situazione economica equivalente), che escludono dal calcolo del reddito i trattamenti assistenziali, previdenziali e indennitari, comprese le carte di debito, percepiti da amministrazioni pubbliche in ragione della condizione di disabilità (ad esempio l’indennità di accompagnamento), è al centro di un’interrogazione presentata da Fabio Callori, primo firmatario, Giancarlo Tagliaferri e Michele Facci (Fdi).

In Emilia-Romagna, – riportano i consiglieri nell’atto ispettivo – contrariamente a quanto disposto dalla normativa statale, alcuni Regolamenti comunali riguardanti la compartecipazione alla spesa per i servizi relativi alle persone disabili applicano meccanismi di calcolo che ricomprendono nei redditi computabili quanto escluso dalle norme nazionali e non tengono conto del fatto che la situazione patrimoniale è già inserita nell’ISEE, con variazioni nella compartecipazione addirittura del 100% fra i diversi ambiti distrettuali. Questo – rimarcano i proponenti – proprio in ragione di quanto previsto dalla legge regionale in materia.

Di qui l’iniziativa degli esponenti di Fdi, che chiedono all’esecutivo regionale “quali interventi si stiano approntando per risolvere il problema, anzitutto riallineando la norma regionale a quella nazionale”.

(Luca Govoni)

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