La commissione Politiche economiche, presieduta da Luciana Serri, ha approvato il Programma regionale triennale in materia di apicoltura per gli anni 2020-2022. Previsto un fabbisogno finanziario complessivo di 2 milioni 954mila 700 euro, la cui definizione effettiva avverrà a seguito dei riparti annuali fissati a livello nazionale. Il Programma triennale definisce il presumibile fabbisogno finanziario, pari a 984mila 900 euro, per ciascuno stralcio annuale (2019/2020, 2020/2021 e 2021/2022). Hanno votato a favore del provvedimento Pd, Si e Silvia Prodi (Misto), astenuti M5s, Fdi e Fi.
Obiettivo strategico del Programma – ha spiegato Simona Caselli, assessore all’Agricoltura – è quello di favorire la crescita e lo sviluppo qualitativo e quantitativo dell’apicoltura su tutto il territorio regionale nel rispetto dei principi di tutela dell’ambiente e della salute del consumatore, in armonia e secondo le linee guida indicate nella disciplina comunitaria e nelle disposizioni normative nazionali. Il Programma – ha aggiunto – si prefigge anche di incrementare i redditi derivanti dall’attività apistica per adeguarli a quelli conseguiti in altri comparti dell’economia agricola, favorendo, in particolare, l’apicoltura di tipo professionale esercitata a titolo principale e a fini economici.
Le misure attivabili grazie al Programma – ha precisato un tecnico della Regione – riguardano: assistenza tecnica agli apicoltori e alle organizzazioni di apicoltori; lotta contro gli aggressori e le malattie dell’alveare, in particolare la varroasi; razionalizzazione della transumanza; sostegno ai laboratori di analisi dei prodotti dell’apicoltura al fine di aiutare gli apicoltori a commercializzare e valorizzare i loro prodotti; sostegno per il ripopolamento del patrimonio apistico; collaborazione con organismi specializzati per la realizzazione di programmi di ricerca applicata nei settori dell’apicoltura e dei prodotti dell’apicoltura; monitoraggio del mercato; miglioramento della qualità dei prodotti per una loro maggiore valorizzazione sul mercato.
In sede di dibattito è intervenuto Fabio Callori (Fdi), che ha chiesto se la Regione possa riparametrare gli ambiti d’intervento privilegiando l’aiuto diretto agli apicoltori. L’assessore Caselli ha risposto che, al di là dei criteri europei che prevedono la destinazione dei finanziamenti sostanzialmente in parti uguali tra servizi e investimenti, nell’ultimo anno, a causa di eventi meteorologici avversi, è diminuita la capacità di produrre e, di conseguenza, di investire degli apicoltori. Per questo motivo – ha spiegato l’assessore – è necessario mantenere elevato il livello dell’assistenza tecnica, affiancandovi misure per promuovere la commercializzazione dei prodotti.
Anche Francesca Marchetti (Pd) ha sollecitato la Regione a prevedere un sostegno straordinario al settore dell’apicoltura, messo in ginocchio dagli eventi calamitosi degli ultimi mesi. Simona Caselli ha assicurato che la Giunta destinerà i fondi previsti dal Programma in via prioritaria proprio agli apicoltori maggiormente colpiti dagli eventi climatici.
(Luca Govoni)