Scuola giovani e cultura

Università. Borse di studio, report 2018 in commissione Cultura: 22mila concesse su 100mila (100% idonei). E per i disabili…

La direttrice di Er.go Mondin sottolinea l’integrazione dei servizi con gli Atenei per 66 studenti con “percorsi personalizzati di autonomia”. Via libera ai criteri di reddito e di merito per le domande

Per ottenere borsa di studio e alloggio, gli studenti universitari iscritti in regione dovranno essere in possesso di requisiti di reddito (Isee non superiore a 23.000 euro, Ispe fino a 50.000) e requisiti di merito (individuati dagli atenei in base ai crediti formativi conseguiti). I criteri di assegnazione dei contributi per il diritto allo studio universitario per l’anno accademico 2019-2020 hanno trovato il parere favorevole della Commissione Cultura, presieduta da Giuseppe Paruolo, e resteranno in vigore fino all’approvazione di nuovi requisiti. Le borse di studio di Er.go possono essere elargite in denaro, ma anche sotto forma di servizi abitativi e ristorativi, e non potranno essere inferiori al valore annuo di 1.971 euro per gli studenti in sede, 2.884 euro per i pendolari e 5.231 per i fuori sede. Sono previste anche borse di studio internazionali per studenti che effettuano un periodo di permanenza all’estero non inferiore a 6 mesi. I contributi saranno versati in tre rate, non più due, così da poter consegnare prima i benefici agli studenti (le prime due rate coprono il 60% del totale).

I numeri delle borse di studio. Oltre 102.880 domande per benefici ricevute nel 2018, il 15% in più rispetto all’anno precedente, e 22.954 borse assegnate, con la copertura del 100% sul numero degli idonei e uno stanziamento di risorse di quasi 90 milioni di euro. Lo ha riportato in commissione la direttrice di Er.go Patrizia Mondin, che ha sottolineato come il numero delle domande cresca in proporzione all’aumento degli studenti immatricolati negli atenei emiliano-romagnoli “attrattivi per la qualità del sistema formativo, ma anche dei servizi offerti. La direttrice ha spiegato anche che la Regione mette in campo, oltre alle borse di studio, contributi a sostegno della mobilità internazionale, benefici per persone in situazione di particolare disagio o difficoltà, servizi abitativi e contributi straordinari per contrastare gli abbandoni scolastici (in denaro, ma anche ad esempio attraverso servizi di consueling).

Un progetto sperimentale è stato quello dei contributi per attività sportive, collaudato a Modena e replicato poi anche all’Università di Bologna, e anche quello del Festival dei talenti, pensato per aprire alla città le porte delle residenze universitarie. Centrale anche il ruolo dei servizi ristorativi, con quasi 2 milioni e 500 mila pasti consumati nelle mense delle regione e la graduale “dematerializzazione” dei buoni pasto grazie alla app Ergoristo. Sul tema dei servizi per gli studenti disabili si sono concentrati i consiglieri Giuseppe Boschini e Francesca Marchetti (Pd): “Si tratta di una particolare specificità della nostra regione”. E lo conferma la direttrice Mondin: “C’è un’integrazione assoluta tra i servizi per disabili di Er.go e degli atenei. Quest’anno sono stati presi in carico 66 studenti disabili in regione, ognuno con un percorso personalizzato volto all’autonomia dei ragazzi e delle loro famiglie”.

(Giulia Paltrinieri)

Scuola giovani e cultura