Il diniego, da parte dell’ospedale Rizzoli di Bologna, alla richiesta di un infermiere di prendere un permesso per donare il sangue nel mirino di Daniele Marchetti della Lega nord, che ha presentato un’interrogazione in Regione. “Si tratta di un grave comportamento da parte dell’istituto nonché la negazione di un importante diritto”, ha evidenziato il consigliere del Carroccio, che ha chiesto alla giunta di “intervenire nei confronti della direzione dell’istituto ortopedico Rizzoli affinché siano ripristinati i principi di correttezza e buona fede tra lavoratore e datore di lavoro in modo che vengano rispettati i diritti dei lavoratori”.
L’episodio, risalente a luglio, era stato denunciato anche da alcune sigle sindacali ed era stato raccontato dalla stampa: l’infermiere in questione avrebbe infatti presentato la richiesta di permesso col previsto preavviso e nel pieno rispetto della normativa, ma nonostante ciò si sarebbe visto negare il permesso per donare il sangue perché, secondo il coordinatore, l’infermiere aveva l’obbligo di recuperare delle ore non lavorate provenendo da un infortunio. “Al lavoratore è stato negato non solo un diritto ma anche un gesto concreto di solidarietà e dovere civico, visto che donare rappresenta un patrimonio per la collettività- ha sottolineato Marchetti- sarebbe la prima volta che ci si trova di fronte a una situazione come questa”.
(Giulia Paltrinieri)