L’Assemblea legislativa approva la manovra di assestamento al bilancio regionale di previsione per il triennio 2019-2021. Sì da Pd, Si e Misto (Silvia Prodi), voto negativo da Ln, M5s, Fdi e Fi.
Michele Facci (Fdi), sul provvedimento, ha parlato di “elargizioni generose a ridosso del voto: una manovra elettorale”. Il giudizio complessivo sull’assestamento, ha concluso, “è negativo: non si supportano i territori solo quando si avvicina un appuntamento elettorale”. Anche per Giancarlo Tagliaferri (Fdi) “la Giunta, arrivata ormai a scadenza, prova a dare un ultimo colpo di reni”.
La risposta ai due consiglieri è arrivata da Roberto Poli (Pd): “Questo provvedimento, come d’altronde tutti gli altri, è conseguente all’attuazione del programma di mandato, l’interesse elettorale non c’entra nulla”. Anche per Mirco Bagnari (Pd) “la manovra vuole dare continuità all’azione di governo”. Così come per Manuela Rontini (Pd), che ha parlato di “prosecuzione del programma di mandato”.
Per Igor Taruffi (Si) “questo bilancio è fatto bene”. Il consigliere ha anche spiegato che “la rimodulazione delle risorse collegate al reddito di solidarietà è conseguente all’attuazione dell’intervento nazionale”.
Per Massimiliano Pompignoli (Ln) “l’intero costrutto del bilancio non è condivisibile, il nostro voto è contrario”.
Silvia Piccinini (M5s) è intervenuta sul problema delle risorse rivolte ai centri di formazione pubblica accreditati: “Senza un intervento va in crisi il sistema della formazione pubblica”. Sullo stesso tema è stato presentato, da Fdi e Pd (primo firmatario Tagliaferri Fdi), un ordine del giorno (approvato) con l’obiettivo di “garantire la prosecuzione dell’attività di orientamento di supporto alla formazione sul territorio regionale”.
Approvato anche un secondo ordine del giorno presentato dal Pd, prima firmataria Barbara Lori, per chiedere al governo nazionale di ripristinare la parte della legge Bassanini sulle risorse regionali destinate a sostenere l’accesso al credito per le piccole imprese attraverso il sistema dei consorzi fidi.
Raffaella Sensoli (M5s), sempre con un ordine del giorno (respinto), ha invece chiesto di “stanziare fondi per i servizi di salvataggio in mare: per alleggerire il costo a carico dei concessionari”.
Approvato anche un ordine del giorno a firma Paolo Zoffoli e Valentina Ravaioli del Pd, oltre a Andrea Bertani del M5s, per chiedere al governo regionale di “rafforzare l’iter per il raggiungimento degli obiettivi individuati dal piano regionale di gestione dei rifiuti, incrementando la filiera del riciclo sull’esempio di Forlì”.
Ok poi a un odg di Fabio Callori (Fdi), Stefano Caliandro (Pd) e Igor Taruffi (Si), in attuazione degli interventi sui servizi sociali, per chiedere all’esecutivo regionale di definire criteri per escludere dal conteggio Isee i trattamenti assistenziali, previdenziali e indennitari (come ad esempio l’indennità d’accompagnamento). Via libera anche a un secondo odg, stessi firmatari più Facci e Tagliaferri, per sostenere le bande musicali e i cori di montagna e per favorire, con adeguate risorse, la riqualificazione e la ristrutturazione dei rifugi di montagna.
Sì anche all’ordine del giorno di Pd, Si e Misto (Prodi), prima firmataria Lia Montalti (Pd), per fare pressione anche sul governo nazionale in tema di cambiamento climatico: “Dichiarare stato di emergenza climatica”.
Sempre dal Pd, con un altro ordine del giorno (approvato), prima firmataria Marcella Zappaterra, è stato chiesto alla Giunta di “fare propria la richiesta di Anci e sindaci, per i comuni arrivati a fusione, ribadendo al governo nazionale la necessità di trovare ulteriori risorse per il 2019”. Ok anche a un odg di Taruffi e Torri di Si sullo stesso tema.
(Cristian Casali)