Con un’interrogazione rivolta al governo regionale Silvia Piccinini dei Cinquestelle ritorna sull’articolo 12 della legge regionale contro le discriminazioni e le violenze determinate dall’orientamento sessuale o dall’identità di genere da poco approvata.
L’articolo 12, si sottolinea nell’atto, “afferma che la Regione Emilia-Romagna non concede contributi ad associazioni, anche se regolarmente iscritte nei registri previsti dalla normativa vigente, che nello svolgimento delle proprie attività realizzano, organizzano o pubblicizzano la surrogazione di maternità”.
La consigliera chiede quindi all’esecutivo regionale chiarimenti su questa parte del testo di legge, in particolare vuole sapere se il contributo verrà negato anche alle associazioni che organizzano giornate di studio in cui si parli della surrogazione di maternità, con oratori che sostengano la validità o l’opportunità di questa pratica o che illustrino le ragioni che hanno portato la legislazione di altri paesi, anche dell’Unione europea, a ritenerla ammissibile (come nel caso della Cgil – rimarca Piccinini – che recentemente ha organizzato un incontro sul tema).
La pentastellata chiede poi quali siano i soggetti incaricati di svolgere le attività di valutazione sull’operato delle singole associazioni e quali siano gli obblighi di comunicazione nei confronti dell’amministrazione giudiziaria o di altre autorità in caso di violazioni.
(Cristian Casali)