Ambiente e territorio

Agricoltura. Danni da cimice asiatica, Sassi (Misto): Regione intervenga e risarcisca danni alle imprese

Il consigliere del gruppo misto ha presentato un’interrogazione in Regione e chiede “qual è lo stato attuale della situazione in Emilia-Romagna”

I danni provocati dalla cimice asiatica all’agricoltura al centro di un’interrogazione di Gian Luca Sassi del gruppo misto in Regione, che vuole sapere quale sia lo stato attuale in Emilia-Romagna e nelle regioni limitrofe e cosa si intenda fare per contrastare l’insetto e per risarcire gli agricoltori colpiti. “Quali sono le cifre investite nelle annualità 2017, 2018 e 2019 per le azioni di contrasto alla diffusione della cimice asiatica e per il ristoro dei danni subiti dagli agricoltori? Quali sono le previsioni per l’annualità 2020?”, chiede il Sassi. Il consigliere chiede alla giunta anche “se le piante che eventualmente verranno eradicate per lasciare spazio ad altre coltivazioni, perché infestate dalla cimice asiatica, debbano essere smaltite come piante infette o in altro modo. Se fossero piante infette, riferisce Sassi, andrebbero bruciate. Nel caso di specie però, non sarebbe chiaro (non trattandosi di un “fungo” o organismo similare ad aver infettato le piante) se queste potrebbero essere smaltite, per esempio, nella produzione di cippato, compost o altra soluzione similare. “La Regione intende proporre una regolamentazione su questo aspetto, anche d’intesa con le regioni limitrofe?”

“La cimice asiatica- scrive Sassi- si sta trasformando in un flagello per l’agricoltura del Nord Italia. I danni nelle campagne stanno diventando enormi con il rischio di azzerare buona parte del settore ortofrutticolo in Emilia-Romagna e Veneto”. Secondo Cia-Agricoltori Italiani- si legge nell’interrogazione- servirebbe un provvedimento straordinario del Governo per mettere a disposizione risorse e indennizzi, simile a quello messo in campo per la Xylella in Puglia. In contemporanea sarebbe necessario, seconda Cia, finanziare la ricerca scientifica sull’antagonista naturale della cimice asiatica, la cosiddetta “vespa samurai”.

(Giulia Paltrinieri)

 

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