“Nel centro ricerche Enea del Brasimone, sull’appennino bolognese, il nuovo polo scientifico punterebbe su filoni di attività di ricerca e sviluppo finalizzati a elaborare progetti a supporto della realizzazione di reattori non solo a fusione nucleare ma anche a fissione nucleare”. A lanciare l’allarme, con un’interrogazione rivolta al governo regionale, è Giulia Gibertoni dei Cinquestelle.
Un reattore nucleare, spiega la consigliera, “funziona in base a componenti radioattive, quindi altamente pericolose”.
Il dibattito sulla reintroduzione in Italia dell’energia nucleare, rimarca poi la pentastellata, “dovrebbe essere ormai chiuso, in particolare dopo il referendum abrogativo del 2011”. Questo, prosegue, “anche per l’ascesa costante delle rinnovabili, sempre meno costose”.
Gibertoni chiede quindi chiarimenti all’esecutivo regionale: sollecita, in particolare, un incontro in commissione sull’attività del nuovo polo scientifico del Brasimone.
(Cristian Casali)