Mantenere attive le convenzioni per l’anno 2020 con il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, proprio nell’anno di Parma capitale italiana della Cultura, evitando così la sostituzione dei convogli Frecciabianca con quelli Frecciargento nelle tratte di competenza regionale. A chiederlo è Matteo Rancan della Lega in un’interrogazione presentata oggi all’esecutivo regionale.
Il consigliere ricorda che lo scorso 19 settembre i nuovi treni Frecciargento sono stati presentati a Bari e che, nell’occasione, il direttore della divisione passeggeri Long Haul di Trenitalia, Paolo Attanasio, ha dichiarato che queste tipologie di convogli, che collegheranno la dorsale adriatica e Milano, andranno via via a sostituire i Frecciabianca ancora presenti e verranno instradati sulla linea ad alta velocità della tratta Bologna-Milano.
“I Frecciabianca che saranno sostituiti servono una larga fetta di utenza pendolare (con la convenzione mensile/annuale MiMuovo Emilia-Romagna e Carta Plus Lombardia), quella definibile ‘business’, disposta cioè a pagare qualcosa in più per un collegamento più confortevole e veloce, da Modena a Piacenza diretta a Milano all’andata e a ritorno”, evidenzia l’esponente del Carroccio, che poi prosegue: “Eliminare questa tipologia di treni, per quanto non siano regolati dal contratto regionale di trasporto, significa togliere un servizio ai cittadini e stipare i pendolari esclusivamente su treni regionali. L’introduzione graduale dei treni Rock, in aggiunta a qualche convoglio Intercity, non può minimamente paragonarsi alla qualità di viaggio offerta da un Frecciabianca o un Frecciargento”. Infatti, secondo Rancan, pur rappresentando un evidente miglioramento nelle linee regionali, i treni Rock, vista la mancanza di un tavolino di appoggio e con una sola presa di corrente ogni due posti, non possono soddisfare le esigenze dell’utenza che lavora con il computer anche in treno. Inoltre, continua, “questi convogli presentano già problemi di capienza, che rischierebbero di aggravarsi ulteriormente con l’eliminazione dei Frecciabianca/Frecciargento”.
Infine, conclude Rancan, nel 2020 Parma sarà capitale della Cultura e arriveranno con il servizio ferroviario decine di migliaia di utenti. Perciò, “un’eventuale eliminazione dei Frecciabianca abbasserebbe la qualità del trasporto in proporzione ai treni utilizzati”.
(Nicoletta Pettinari)