Ambiente e territorio

Territorio. Via libera in Commissione ai fondi 2019-2021 per i porti regionali e comunali: Goro, Comacchio, Cesenatico, Rimini e Cattolica

Novità di quest’anno la programmazione triennale per interventi di manutenzione, illuminazione e messa in sicurezza. Il Pd plaude all’impegno della Regione per le infrastrutture del territorio. Le opposizioni, Fdi e Lega, insistono sui problemi di navigazione e attracco fluviali e su misure strutturali per prevenire situazioni di emergenza

Approvate a maggioranza in commissione Territorio, Ambiente e Mobilità, presieduta da Manuela Rontini, le due delibere sulla programmazione dei finanziamenti e dei contributi per i porti comunali e regionali, in particolare quelli di Goro, Comacchio, Cesenatico, Rimini e Cattolica.

“Abbiamo portato avanti una programmazione triennale, invece della consueta annuale, per dare maggiore certezza delle risorse disponibili agli enti locali che effettuano gli interventi negli ambiti portuali- ha detto un tecnico della Giunta- così da organizzare al meglio le operazioni necessarie”. Questa la ripartizione delle risorse previste a bilancio: 200.000 euro per la manutenzione ordinaria e straordinaria, 200.000 euro per i porti regionali, cifra che si conferma anche per porti comunali e, infine, 250.000 per opere infrastrutturali.

“Nel 2019, nell’assestamento di bilancio, sono state introdotte ulteriori risorse pari a 700.000 euro sia per il 2019 sia per il 2020. In questo modo siamo riusciti a predisporre una programmazione triennale significativa, venendo incontro alle diverse esigenze dei Comuni, con i quali ci siamo incontrati lo scorso 19 luglio. Assente alla riunione il comune di Cervia che non ha avanzato proposte, visto che sta avviando da sé impianti in via sperimentale, come quello di desabbiamento”, è stato spiegato in Commissione.

La delibera è basata sulle priorità delle strutture portuali, come progetti di drenaggio e insabbiamento, e affonda le sue radici nella legge regionale n.19 del 1976, cercando di superare ogni ostacolo che la datazione remota della normativa comporta in merito alla materia in questione. Sono stati attribuiti 900.000 euro per i porti regionali nel 2019 e nel 2020, stanziando poi 200.000 euro nel 2021. Ai Comuni sede di porti comunali sono stati assegnati 200.000 euro sia per quest’anno che per i prossimi due. Inoltre, per le opere e attrezzature nei cento porti regionali, sono state ripartite le seguenti risorse: 90.000 euro nel 2019 e 250.000 euro sia per il 2020 sia per il 2021. Ogni cifra è stata suddivisa “porto per porto in base al programma triennale”.

Ricordati anche gli interventi effettuati a Cattolica per l’istallazione di due impianti, il primo di desabbiamento, il secondo di antincendio e di illuminazione. A Comacchio, invece, sono stati ristrutturati l’impianto di energia elettrica e le banchine del piazzale portuale.

Sguardo anche alla seconda delibera, quella annuale, che si focalizza sulle spese di illuminazione dei Comuni sede di porti regionali. Per questo documento “ci si è avvalsi dello stesso criterio dello scorso anno: utilizzando la rendicontazione dell’annualità precedente delle spese sostenute dai diversi porti, si è calcolata la percentuale proporzionale. I 100.000 euro previsti a bilancio sul 2019 sono stati attribuiti in funzione di questa proporzionalità”.

In chiusura la parola ai consiglieri. A intervenire per prima è stata Lia Montalti del Partito democratico che ha definito “importante e fondamentale” l’impegno che la Regione si è assunta per assicurare un migliore funzionamento dei porti. “Un segnale- ha continuato- concreto e attento alle infrastrutture del territorio”. Fabio Callori di Fratelli d’Italia ha invece voluto rimarcare come esista “un’altra parte di regione, quella fluviale, con grossi problemi di attracco e navigazione. Il mio auspicio è che si possa inaugurare una medesima intenzionalità anche in questa direzione”. La Lega con Marco Pettazzoni pone l’attenzione sul fatto che “servono misure strutturali a monte, investendo per trovare soluzioni a lungo termine, anche i costi fissi sono ingenti e le risorse non sono mai sufficienti per fare quanto è necessario”.

(Nicoletta Pettinari)

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