Scuola giovani e cultura

Cultura. I teatri di Ater diventano fondazione: l’Assemblea approva la partecipazione della Regione

Benati (Pd) ha spiegato che “la trasformazione di Ater si è resa necessaria per adeguarsi all’evoluzione normativa nazionale e al mutato panorama regionale dello spettacolo”. Sensoli (Cinquestelle) ha invece chiesto “un impegno del governo regionale per rendere maggiormente fruibile la programmazione”

Fabrizio Benati (Pd)

L’Assemblea legislativa approva il progetto di legge che autorizza e disciplina la partecipazione della Regione Emilia-Romagna, in qualità di socio, alla fondazione Ater (Associazione teatrale Emilia-Romagna). Sì da Partito democratico, Cinquestelle, Sinistra italiana e Misto (Silvia Prodi), voto d’astensione invece per Lega e Fratelli d’Italia.

Fabrizio Benati (Pd), relatore di maggioranza della proposta di legge, ha spiegato in Aula come la trasformazione di Ater da associazione a fondazione di partecipazione si sia resa necessaria per adeguarsi all’evoluzione normativa nazionale e al mutato panorama regionale dello spettacolo. Il passaggio da associazione a fondazione – ha evidenziato il dem – prevede la fuoriuscita dei soggetti privati dagli organi di governo, configurando Ater quale soggetto a controllo pubblico nei cui organi di governo la Regione nominerà propri rappresentanti. “In tal modo – ha poi sottolineato il consigliere – l’ente manterrà un ruolo di rilievo nella compagine partecipativa, in coerenza con quanto già avviene negli altri enti partecipati dello spettacolo e in diversi altri circuiti regionali, a conferma di quanto la Regione creda e si impegni nello sviluppo e consolidamento delle attività di promozione, distribuzione e programmazione dello spettacolo assicurate da Ater grazie anche alla funzione di circuito regionale multidisciplinare”.

La relatrice di minoranza Raffaella Sensoli (Cinquestelle) ha presentato un emendamento, sottoscritto anche dal relatore di maggioranza, per vincolare Ater a relazionare periodicamente in commissione regionale Cultura sulla programmazione. Presentati anche due ordini del giorno. Il primo a firma Sensoli, Andrea Bertani (M5s) e Benati per impegnare il governo regionale a “orientare la programmazione regionale, in particolare nei settori della mobilità (garantendo servizi dedicati), della formazione, dell’istruzione e della promozione turistica, per rendere maggiormente fruibile la programmazione di Ater”. Il secondo a firma Sensoli e Benati per chiedere all’esecutivo di “semplificare la normativa in materia”. I tre documenti sono stati accolti dall’Assemblea.

(Cristian Casali)

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