Governo locale e legalità

Bilancio. Regione: via libera da Aula a Rendicontazione Defr 2018

Bessi (Pd): “documento confronta risultati ottenuti con quelli attesi attraverso 92 obiettivi strategici”. Facci (Fdi): “molte le criticità; mancano politiche a favore della famiglia e della natalità”. Sì da Pd , Si e Prodi (Misto), no di Lega, Fdi e Fi, astenuti M5s e Sassi (Misto)

Via libera da parte dell’Assemblea legislativa alla Rendicontazione riguardante il Documento di economia e finanzia regionale (Defr) per il 2018. Hanno votato a favore Pd, Si e Prodi (Misto), mentre hanno espresso voto contrario Lega, Fdi e Fi, astenuti M5s e Sassi (Misto)

Per la quarta volta dal suo insediamento – ha spiegato Gianni Bessi (Pd) – la Giunta rendiconta i risultati ottenuti nel corso di un arco temporale annuale, in questo caso con riferimento al 2018. Questo – ha aggiunto – non solo per soddisfare un’esigenza di trasparenza verso i cittadini, il mondo associativo e produttivo, il sistema delle autonomie e, più in generale, la comunità di riferimento, ma anche per dare concretezza alla circolarità di processo tra programmazione strategica e risultati conseguiti. Nella Rendicontazione DEFR 2018 – ha evidenziato il consigliere – sono stati esaminati 92 obiettivi strategici, raggruppati nelle seguenti aree: istituzionale (14), economica (24), sociale (24), culturale (8) e territoriale (22). Per ciascun obiettivo sono stati riportati, in modo sintetico e schematico, i risultati attesi dell’intera legislatura e dell’anno di riferimento per facilitare il confronto rispetto ai risultati conseguiti. Questa edizione di Rendicontazione – ha concluso Bessi – assume un’importanza particolare, essendo l’ultima di mandato ed essendo propedeutica alla messa a punto della Relazione sul Controllo strategico di legislatura, di prossima pubblicazione.

In sede di dibattito, Michele Facci (Fdi) ha evidenziato come dall’analisi del documento si evincano svariate criticità, fra le quali: un differenziale rilevante, in ambito di politiche agricole, tra risorse finanziarie stanziate e risorse finanziarie necessarie; ritardi e inefficienze nell’attuazione dell’Agenda digitale, considerato che nelle aree montane appena il 6% della popolazione è raggiunta dalla fibra ottica). Sempre riguardo alla montagna, il capogruppo di Fdi ha rimarcato come fra le misure fiscali a favore ore della montagna sia indicato nel documento l’azzeramento dell’Irap per le imprese quando, invece, la Regione ha disposto unicamente un contributo, per i primi tre anni, a favore di quelle che vi si insediano. Infine, Facci ha puntato il dito contro la mancanza di politiche a favore della famiglia e della natalità.

(Luca Govoni)

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