Governo locale e legalità

Governo locale. Gruppo Pd: Portare riordino Camere di commercio in conferenza Stato-Regioni

I consiglieri dem, con una risoluzione a prima firma Zappaterra, chiedono una modifica condivisa della legge

Attivarsi perché la questione del riordino delle Camere di Commercio sia portata in sede di conferenza Stato-Regioni, arrivando a proporre al governo una modifica condivisa alla attuale legge. A chiederlo è il Partito democratico, con una risoluzione a prima firma di Marcella Zappaterra (a cui si sono aggiunti gli altri dem Gianni Bessi, Luciana Serri, Luca Sabattini, Paolo Calvano, Stefano Caliandro, Alessandro Cardinali, Paolo Zoffoli, Mirco Bagnari, Valentina Ravaioli, Lia Montalti, Roberta Mori, Roberto Poli, Francesca Marchetti, Manuela Rontini, Antonio Mumolo, Stefano Benati, Barbara Lori, Katia Tarasconi).

Secondo Zappaterra e gli altri consiglieri Pd, la riforma dovrebbe “tenere conto delle criticità fin qui emerse”, come i criteri di accorpamento che non sembrano essere “rispettosi delle differenze territoriali né adeguati a garantire una maggiore efficienza dell’azione camerale”. In più, bisognerebbe rendere “volontari i processi di rideterminazione delle circoscrizioni territoriali, lasciando agli organi delle singole Camere di commercio le valutazioni economico-giuridiche necessarie che possano fare delle Camere di Commercio “un utile strumento anche per le politiche regionali di sviluppo del territorio, sia in tema di progetti e servizi per l’internazionalizzazione delle piccole e medie imprese, sia concertando tra Camere e Regione opportunità e destinazione di parte del gettito relativo all’aumento del diritto annuale fino a un massimo del 20%”.

Questo anche alla luce del processo di riforma che “nelle intenzioni del legislatore statale – dice Zappaterra – si propone di dare maggior dinamismo dell’intero sistema imprenditoriale attraverso una razionalizzazione che renderebbe più snello e meno ridondante il sistema, apportando anche significativi (ma non documentati né a tutt’oggi dimostrati) risparmi di spesa, ma che ha però suscitato fin da subito diverse perplessità, dapprima da parte delle Regioni e successivamente di diverse Camere di Commercio”.

(Margherita Giacchi)

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