Ambiente e territorio

Ampliamento Crif a Varignana (Bologna), Prodi (Misto) con Si e Aer chiede ulteriori verifiche alla città metropolitana

L’interrogazione, siglata anche da Taruffi e Alleva, evidenzia che l’area di destinazione è classificata come rurale e che secondo Arpae non rispetta i requisiti di sostenibilità ambientale

Silvia Prodi (Misto-Mdp)

Focus di Silvia Prodi (Gruppo misto), sottoscritto anche da Igor Taruffi (Sinistra italiana) e Piergiovanni Alleva (l’Altra Emilia-Romagna), sulla valutazione “non positiva” di Arpae e della Città metropolitana di Bologna sulla possibilità da parte della società Crif di ampliarsi a Varignana, in provincia di Bologna, dove Crif possiede già un importante centro congressuale e direzionale. Nell’interrogazione la consigliera ricorda che l’area in cui andrebbe a realizzarsi l’ampliamento è classificata come rurale, in parte è coperta da foresta e vi si arriva da una stradina “totalmente inadatta a essere frequentata dalla nuova compagine di addetti”, circa 300. Il Comune di Castel San Pietro Terme ha istituito la conferenza dei servizi per esaminare il progetto, ricorda Prodi, la quale chiede di verificare se e quali atti integrativi siano stati prodotti per modificare l’iniziale stop di Arpae e se sia o meno necessaria “una ulteriore valutazione ambientale”.

Nel ricordare la normativa, Prodi sottolinea che è competenza del comune “la responsabilità decisionale nel processo di formazione e attuazione degli strumenti di pianificazione urbanistica”, mentre spetta alla città metropolitana di Bologna “la titolarità ad intervenire nei procedimenti di approvazione degli strumenti urbanistici o sulle varianti agli stessi”.

(Nicoletta Pettinari)

Ambiente e territorio