Il festival Gender Bender, che andrà in scena a Bologna dal 23 ottobre al 3 novembre, nel mirino di Giancarlo Tagliaferri. Il consigliere regionale di Fratelli d’Italia ha infatti presentato un’interrogazione nella quale domanda all’esecutivo regionale “sulla base di quali motivazioni ‘culturali’ abbia previsto il cospicuo finanziamento di 100mila euro”. L’esponente di Fdi, infatti, ricorda nell’atto ispettivo che “la manifestazione ideata dall’Arci gay ospiterà porno attori, performances omosessuali, spettacoli transessuali e propaganda Lgbt”. E aggiunge: “Nelle intenzioni della Giunta questo è il primo esempio dell’applicazione della legge contro l’omotransnegatività tanto voluta dalla maggioranza di sinistra per combattere le discriminazioni?”.
Tagliaferri sottolinea anche che “il festival, finanziato con denaro pubblico, dovrebbe essere quindi accessibile a tutti ma al suo interno sono previste anche iniziative a ‘partecipazione riservata’ come: ‘Workshop con adolescenti’ a cura del coreografo Jan Martens; o il Pussy Galore Gender Bender Closing Party con live performance, accessibile solo a tesserati Arcigay/lesbiche”.
Per questo l’esponente di Fdi chiede se, “date le caratteristiche del festival che pongono un marcato accento su manifestazioni di sesso omosessuale e lesbico, con performances dal vivo di inequivocabile significato, la Regione intenda in futuro finanziare anche altre tipologie di erosparty con i soldi dei contribuenti”.
(Andrea Perini)