Governo locale e legalità

Incompatibilità lavorativa, ecco il pdl M5s, Pd, Si e Misto

Fra gli elementi di novità del progetto di legge, prima firmataria Giulia Gibertoni (M5s), la possibilità di effettuare controlli e verifiche periodiche per prevenire e rimuovere le eventuali situazioni di conflitto

Giulia Gibertoni

Giulia Gibertoni del Movimento 5 stelle è la prima firmataria del progetto di legge “Nuove misure organizzative per evitare situazioni di incompatibilità nel sistema delle amministrazioni regionali dell’Emilia-Romagna”, siglato anche da Paolo Calvano, Paolo Zoffoli e Stefano Caliandro del Partito democratico, da Silvia Prodi del Gruppo misto e da Igor Taruffi di Sinistra italiana. Il pdl interviene a modificare la legge regionale 43 del 2001 “Testo unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Romagna” proponendosi di “evitare che soggetti legati da parentela, affinità, coniugio o convivenza si trovino a lavorare in rapporto di diretta subordinazione nella stessa unità organizzativa in un ente del sistema delle amministrazioni regionali”. Sono incluse, infatti, le Aziende sanitarie e l’Agenzia regionale per la prevenzione, l’ambiente e l’energia dell’Emilia-Romagna (Arpae).

“Fino a oggi questo particolare tipo di conflitto d’interessi è stato privo di una disciplina giuridica espressa e, quindi, ha visto, caso per caso, l’adozione di soluzioni generalmente di tipo disciplinare o giudiziario”, scrive la consigliera. Uno degli elementi di novità è da individuarsi nei suoi destinatari: i vertici degli enti e coloro che hanno potere di vigilanza e controllo sulla gestione delle risorse umane. Si mira pertanto ad assegnare “specifici obblighi di verifica periodica e di controllo all’accesso dell’insussistenza delle cause di incompatibilità e ad attivarsi per la prevenzione e la rimozione di tutte le situazioni di conflitto”.

L’obiettivo, spiega Gibertoni, è di scongiurare l’insorgere di possibile conflitto di interesse, di garantire la correttezza del sistema di valutazione individuale e di assicurare il buon andamento e la trasparenza dell’azione amministrativa. Il progetto di legge, composto da tre articoli, non comporta oneri aggiuntivi a carico del bilancio regionale e prevede: da un lato, una finestra temporale di 12 mesi con la quale gli enti possono adeguarsi alle nuove disposizioni; dall’altro, l’immediata entrata in vigore della legge a seguito della pubblicazione su Burert (Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna).

(Nicoletta Pettinari)

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