COMUNICATO
Scuola giovani e cultura

SCUOLA. EDUCAZIONE SESSUALE, INTERROGAZIONE SONCINI, BOSCHINI, MOLINARI, PARUOLO, RONTINI (PD): COME NASCE PROGETTO “W L’AMORE”? IMPIANTO DA RIVEDERE

SCUOLA. EDUCAZIONE SESSUALE, INTERROGAZIONE SONCINI, BOSCHINI, MOLINARI, PARUOLO, RONTINI (PD): COME NASCE PROGETTO “W L’AMORE”? IMPIANTO DA RIVEDERE

Il progetto denominato “W l’amore”, percorso formativo sull’educazione sessuale rivolto ai preadolescenti e proposto alle terze classi delle scuole secondarie di primo grado, che la Regione ha promosso nella passata legislatura, è oggetto di una interrogazione di Ottavia Soncini, prima firmataria, Giuseppe Boschini, Gian Luigi Molinari, Giuseppe Paruolo e Manuela Rontini, consiglieri regionali Pd.

Il progetto, spiegano i consiglieri, attivo nelle scuole dei Paesi Bassi, “è stato rivisto e adattato al contesto regionale e sperimentato, nell’anno scolastico 2013-2014, in tre scuole di Bologna, Forlì e Reggio Emilia”. La sperimentazione, però, “ha suscitato critiche e richieste di chiarimenti da parte di genitori, associazioni e singoli cittadini”, che hanno contestato “una visione non obiettiva su alcune tematiche, un’eccessiva semplificazione su altre e, in generale, un approccio che non valorizza adeguatamente la corresponsabilità educativa tra famiglia e scuola, in particolare orientando di preferenza i preadolescenti all’accesso individuale ai servizi”.

Il progetto, inoltre, ricordano gli esponenti Pd, “è stato proposto dagli operatori degli spazi giovani agli Uffici scolastici provinciali di tutta la regione” e vi hanno aderito “le 8 Ausl, per un totale di 17 distretti sui 38 complessivi, 36 scuole e 119 classi su 184 (il 65%)”.

“Chiediamo, pertanto, alla Giunta”, concludono Soncini e gli altri firmatari, “sulla base di quali evidenze si sia scelto di ispirarsi al modello olandese, come sia stato composto il tavolo tecnico che ha predisposto il progetto, se è stato previsto il coinvolgimento di associazioni di famiglie e docenti nella fase di elaborazione, quanto è costato e se non si ritenga opportuno rivederne l’impianto con la collaborazione di tutti i soggetti interessati”.

(lg)

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