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Assemblea. Accreditamento strutture sanitarie e riduzione firme per liste elettorali, i temi caldi dell’Aula di domani

Dalle 9.30 alle 17 si riunisce il Parlamento regionale. Si parte con il question time per poi proseguire con le discussioni sui due progetti di legge presentati

Nuove norme per l’accreditamento delle strutture sanitarie, pubbliche e private, e misure urgenti da attivare nel 2019, come la proposta di dimezzare le firme necessarie per presentare le liste elettorali. Sono due dei temi, contenuti in due progetti di legge distinti, che verranno trattati domani (29 ottobre) durante la seduta dell’Assemblea legislativa. Il Parlamento regionale si riunirà alle 9.30 e discuterà progetti di legge, atti amministrativi e d’indirizzo fino alle 17.

Per quanto riguarda la sanità, il progetto di legge “Nuove norme in materia di autorizzazione e accreditamento delle strutture sanitarie pubbliche e private e modifica della legge regionale 2 del 2003” si compone di 25 articoli e il relatore sarà Giuseppe Paruolo del Partito democratico. Il pdl arriva a distanza di 20 anni dal precedente e ha la finalità di “garantire condizioni di qualità, sicurezza ed equità nell’erogazione delle prestazioni sanitarie, nel rispetto dei bisogni di salute della collettività”, si legge nella relazione che accompagna la proposta normativa. Nei 25 articoli, il pdl disegna un modello integrato di autorizzazione e di accreditamento delle strutture che erogano prestazioni sanitarie, definendo ruoli e funzioni di Comuni, Aziende sanitarie e Regione, individua le strutture e le funzioni regionali competenti in materia di autorizzazione e accreditamento, definisce nuovi strumenti e modalità di verifica delle strutture sanitarie, prevede garanzie di omogeneità e semplificazione amministrativa, individua le responsabilità dei soggetti sanitari pubblici e privati in materia di autorizzazione e accreditamento, determina le modalità di selezione delle strutture e di instaurazione dei rapporti contrattuali da parte delle Aziende sanitarie.

Il progetto di legge “Misure urgenti per la definizione di interventi da avviare nell’esercizio finanziario 2019“, d’iniziativa della Giunta, è composto da 13 articoli e vede come relatore il democratico Gianni Bessi. Al suo interno sono contenuti interventi a favore dei risparmiatori danneggiati dalle crisi bancarie e la proposta di dimezzare le firme necessarie per presentare le liste elettorali nelle circoscrizioni (il numero varia a seconda della popolazione residente e, di conseguenza, degli aventi diritto al voto), esonerando dalla presentazione delle firme di sottoscrizione le liste espressione di forze politiche o movimenti corrispondenti ai gruppi consiliari presenti nell’Assemblea legislativa regionale, a esclusione del gruppo misto.

In discussione ci saranno anche un progetto di regolamento, Disciplina per la corresponsione degli incentivi per le funzioni tecniche, e un atto amministrativo, “Attuazione delle disposizioni in materia di esercizio, conduzione, controllo, manutenzione e ispezione degli impianti  termici per la climatizzazione invernale ed estiva degli edifici e per la riparazione dell’acqua calda per usi igienici sanitari“.

Fra le interrogazioni a risposta immediata quella di Giancarlo Tagliaferri di Fratelli d’Italia che chiede di stigmatizzare le parole del deputato di Italia viva sulla vittoria di Bobbio nel programma “Il Borgo dei borghi”, quella di Raffaella Sensoli del Movimento 5 stelle sul braccio di ferro tra il Comune di Rimini e la soprintendenza sui dehors dei locali in centro, quella di Igor Taruffi di Sinistra italiana che chiede di salvaguardare i lavoratori del Gruppo poligrafici editoriali e quella di Andrea Galli di Forza Italia sulla classifica stilata dal Sole 24 ore sul tasso di criminalità che vede nei primi venti posti sei province emiliano-romagnole.

Due gli atti d’indirizzo: una risoluzione per impegnare la Giunta a costituirsi fin da subito parte offesa nel procedimento penale dell’inchiesta “Angeli e demoni”, siglata da Michele FacciFabio Callori Giancarlo Tagliaferri, e una per impegnare l’esecutivo a intervenire nei confronti del governo nazionale per riportare a livello europeo la necessità di ridefinire il contenuto del “servizio universale” in base all’evoluzione tecnologica occorsa al settore delle comunicazioni presentata dai consiglieri del Pd.

(Andrea Perini)

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