Sanità e welfare

Sanità. Meningococco B, confermato vaccino gratuito per i bambini delle scuole materne

Informativa dell’assessorato alla Sanità in commissione Politiche per la Salute

Vaccini

Confermare la strategia di offerta attiva e gratuita della vaccinazione contro il meningococco B nel primo anno di vita a partire dai nati nel 2017 e di estendere la gratuità, su richiesta, ai bambini nati nel 2014, 2015 e 2016, cioè i bambini che frequentano la scuola materna, e che sono in regola con gli adempimenti vaccinali. Questi sono i punti cardine dell’informativa dell’assessorato alla Sanità illustrata in commissione Politiche per la salute, presieduta da Paolo Zoffoli.

Nel 2006, l’Emilia-Romagna fu tra le prime regioni in Italia a introdurre la vaccinazione contro il meningococco C nella prima infanzia e in adolescenza, nel 2015 questa vaccinazione fu sostituita con quella tetravalente contro meningococco ACWY, allargando così la protezione verso più sierogruppi, e nel 2017 è stata introdotta la vaccinazione contro il meningococco B nella prima infanzia a partire dai nati nel 2017.

La consigliera del Partito democratico Francesca Marchetti ha chiesto di “conoscere meglio i dati della Romagna” e dall’assessorato hanno spiegato che “c’è stata un’ottima ripresa per l’area della Romagna, che effettivamente aveva delle criticità e che partiva con trend negativo specie riguardo al morbillo”. Fabio Callori di Fratelli d’Italia ha chiesto “da dove vengono i dati, se sono presi da pediatri, scuola o Ausl”. I dati, spiegano dalla Giunta, “vengono raccolti su un sistema informatizzato, in cui vengono riversati ogni tre mesi”. Sui vaccini per le donne in gravidanza si è concentrata un’altra esponente dem, Ottavia Soncini, chiedendo riscontri sulla campagna vaccinale anti influenzale. “Per loro- spiegano i tecnici- c’è il vaccino in qualsiasi semestre della gravidanza”. Il presidente Zoffoli ha chiesto notizie sulle persone che ancora non si vaccinano, volendo sapere “se la percentuale di chi non si vaccina è consapevole, cioè sono i cosiddetti ‘novax’, o se sono persone inconsapevoli, stranieri, o persone che non si sono informate”. In questo caso, hanno spiegato i tecnici, “alcune piccole sacche contrarie tassativamente alle vaccinazioni ci sono, anche se abbiamo recuperato chi esitava e aveva dubbi o incertezze. Non è vaccinato chi ha patologie che non consentono vaccinazioni, con esonero ammesso dal medico curante”.

(Margherita Giacchi)

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