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Taruffi (Si) sui tagli al gruppo Poligrafici Editoriale: Intervenga la Regione; Costi: Noi ci siamo, aspettiamo le parti

Il consigliere “preoccupato” anche “dai toni usati dall’azienda nei confronti del comitato di redazione. Tessile o informazione le crisi non cambiano: ci rimettono sempre i lavoratori”

Igor Taruffi (Er coraggiosa)

Al di là degli esuberi annunciati, su cui la Regione deve intervenire per scongiurarli, “se i giornalisti sono oberati di lavoro è chiaro che la qualità non sarà la migliore possibile e dunque ne risente anche la qualità della democrazia”. Così Igor Taruffi (Sinistra Italiana) in un question time rivolto alla giunta in Assemblea legislativa sulla durissima vertenza apertasi al gruppo Poligrafici editoriale (che in Emilia-Romagna edita Il Resto del Carlino e La Nazione e il Giorno in Toscana e Lombardia) dove la proprietà- il presidente degli editori della Fieg Andrea Riffeser Monti- ha presentato un piano di riorganizzazione con 112 esuberi su 238 giornalisti del gruppo.

Taruffi riepiloga la vicenda con due giorni di sciopero sabato e domenica scorsi proclamati dal Cdr (il comitato di redazione, la rappresentanza sindacale aziendale dei giornalisti) e cita sempre il Cdr che attacca i manager del gruppo parlando “poche idee e molto confuse per tagliare i nostri stipendi” invece di mettere mano a nuovi prodotti per il web. Il piano di riorganizzazione, sempre secondo il Cdr ripreso dal consigliere nel suo question time, “metterebbe a rischio l’operatività delle redazioni e renderebbe impossibile la realizzazione dei giornali e dei siti web”.

L’assessore Costi ha rassicurato il consigliere di maggioranza di avere già avuto “contatti con la proprietà e le parti sociali” ma “come sempre l’attivazione di un tavolo di salvaguardia avviene su richiesta delle parti”. Costi ha aggiunto che “in generale e sul piano nazionale ci impegneremo per il ripristino dei tagli all’editoria. Non intendiamo arrenderci all’indebolimento del pluralismo informativo, a partire dall’informazione locale”.

In controreplica Taruffi si è detto “preoccupato” anche “dai toni usati dall’azienda nei confronti del comitato di redazione. Tessile o informazione le crisi non cambiano: ci rimettono sempre i lavoratori”.

(Marco Sacchetti)

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