COMUNICATO
Assemblea

Uno bianca. Lunedì 4 novembre al cinema Odeon di Bologna la presidente Saliera presenta il docufilm con gli studenti delle “Laura Bassi”

La regista Enza Negroni ha coordinato 240 ragazzi in un progetto sulla memoria della banda criminale degli anni ’90 voluto dall’Assemblea e conCittadini in collaborazione con l’Associazione famigliari delle vittime

Cosa è stata la banda della Uno Bianca? Come reagirono il Pilastro e la città di Bologna alla tentazione di cedere al razzismo, al ricorso ai capri espiatori e alla notizia che i criminali erano funzionari dello Stato? Tante domande, tante risposte. Segnate dall’emozione e dallo studio della storia dei primi anni ’90. Lunedì prossimo, 4 novembre, verrà proiettato in prima visione assoluta Uno Bianca, docufilm realizzato dall’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna all’interno del progetto Concittadini in collaborazione con l’Associazione dei famigliari delle vittime della banda della Uno Bianca.

Il docufilm racconta, appunto, come i giovani di oggi vedono la vicenda della banda criminale dei fratelli Savi che tanti lutti fece a Bologna. L’appuntamento è alle ore 20,30 al cinema Odeon di Bologna, in via Mascarella, dove, dopo i saluti di Simonetta Saliera, presidente del parlamento regionale, di Rosanna Zecchi, presidente dell’Associazione dei famigliari delle vittime della Uno Bianca, e di Fabrizio Binacchi, direttore della sede Rai dell’Emilia-Romagna, verrà proiettato il docufilm realizzato dalla regista Enza Negroni e che ha per protagonisti 240 studenti delle scuole Laura Bassi di Bologna che hanno partecipato ai laboratori organizzati dall’Associazione dei famigliari delle vittime.

“Siamo stati di parola: a Natale abbiamo presentato questo progetto e cominciato subito a lavorare con studenti e Associazione perché diventasse una realtà, non si è trattato solo di ‘fare un film’, ma in primo luogo di coinvolgere gli studenti, di renderli consapevoli delle vicende drammatiche che hanno colpito la nostra città e di come, senza scorciatoie, tutti insieme ne siamo usciti”, spiega Saliera. “Tenere viva la memoria, non cedere a facili revisionismi è il dovere di tutti noi a partire dalla Istituzioni, sono grata alla nostra presidente Simonetta Saliera che in questi anni ci è sempre stata vicina anche nei momenti in cui sembrava prevalere il silenzio”, spiega Zecchi.

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