Ambiente e territorio

Ambiente Ferrara. Degrado Valli Comacchio, Galli (Fi): “Spreco inutile l’argine artificiale di Valle Furlana”

Nell’interrogazione il capogruppo azzurro rimarca anche la questione della penisola di Boscoforte, la cui proprietà, pubblica o privata, non è stata ancora chiarita dalla convenzione del febbraio 2010

Andrea Galli (Fi)

Degrado, mancata manutenzione e conseguente scomparsa dei dossi erosi dalle acque. Andrea Galli di Forza Italia descrive così la situazione in cui versano le Valli di Comacchio (Ferrara), il cui territorio pubblico è di proprietà del comune comacchiese e amministrate dal Parco del Delta del Po, ente regionale che, per il consigliere, si è totalmente disinteressato dalla problematica.

Il capogruppo azzurro chiede dunque alla Giunta “se sono previste, e nel caso quali sono, azioni a breve, medio e lungo termine a contrasto del crescente degrado” e se Comune e Parco riconoscano o meno la gravità della vicenda. Inoltre l’esponente di Fi pone l’accento sull’inutilità dell’argine artificiale di Valle Furlana, che separa le acque pubbliche da quelle private, costato nel complesso cinque milioni di euro, iniziato nel 2014 e da poco terminato: “È stato spacciato per necessaria opera idraulica, visto che non ha nulla di ambientale, ed è emblema dello spreco di denaro pubblico e compromesso risolutivo della questione della penisola di Boscoforte”.

In merito a quest’ultimo aspetto, Galli sollecita un chiarimento sull’attuazione della convenzione del febbraio 2010 che coinvolge l’Emilia-Romagna, il Comune di Comacchio e la società privata che gestisce Boscoforte. L’atto, infatti, prevede il ritorno della penisola alla proprietà pubblica, una volta realizzato l’argine artificiale di Valle Furlana.

(Nicoletta Pettinari)

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