Incassa il parere favorevole della Commissione Cultura, presieduta da Giuseppe Paruolo, la risoluzione presentata da Partito democratico, Gruppo misto e Sinistra italiana per attivare iniziative che promuovano la cultura e l’economia locale, coinvolgendo anche il mondo dell’associazionismo. Prima firmataria dell’atto Luciana Serri, a cui si è aggiunta l’adesione di Paolo Calvano, Enrico Campedelli, Francesca Marchetti, Barbara Lori, Gianni Bessi, Nadia Rossi, Lia Montalti, Paolo Zoffoli, Stefano Caliandro, Katia Tarasconi, Marcella Zappaterra, Roberto Poli, Manuela Rontini, Silvia Prodi, Yuri Torri e Igor Taruffi.
Sono oltre 500 i musei e gli istituti culturali in Emilia-Romagna, che rappresentano una molteplicità di temi e “nei quali rivive la memoria dei protagonisti della storia e della cultura locali e nazionali”. Infatti, come ha evidenziato Lori, la Regione “offre un panorama museale ricco e variegato sia dal punto di vista tipologico sia nella distribuzione territoriale, che vogliamo rafforzare e implementare”.
L’intenzione è di confermare un nuovo programma regionale triennale previsto dalla legge regionale 18 del 2000, dopo quello 2015-2017 ormai scaduto, per interventi in materia di biblioteche, archivi storici, musei e beni culturali. Auspicata inoltre, la collaborazione dell’Istituto per i beni artistici, culturali e naturali (Ibc), per “promuovere una programmazione in grado di stimolare la messa in rete delle risorse e delle idee collegate alla storia e alle tradizioni locali”.
(Nicoletta Pettinari)