COMUNICATO
Imprese lavoro e turismo

Commercio Rimini. Sensoli (M5s): “Nuovo centro commerciale mina l’economia naturale, Giunta intervenga”

La consigliera, in un’interrogazione, fa il punto sulle numerose proroghe concesse per la conclusione della Conferenza dei servizi, ora fissata al febbraio 2020

Farsi portavoce presso il Comune di Misano Adriatico e la Provincia di Rimini delle “reiterate e costanti preoccupazioni da parte sia dei cittadini sia delle categorie economiche più colpite” vista la nascita di un nuovo centro commerciale (secondo l’Accordo territoriale per l’attuazione del polo funzionale “Area commerciale di Misano Adriatico-Zona statale adriatica” sottoscritto nel 2015) che andrebbe dunque a contraddire anche “le politiche in difesa del commercio naturale”. È quanto chiede alla Giunta Raffaella Sensoli del Movimento 5 stelle che ricorda come le numerose proroghe richieste per la conclusione della Conferenza dei servizi, la cui scadenza inizialmente prevista per l’agosto 2018 è stata poi rimandata all’anno successivo e ora allungata di altri sei mesi (febbraio 2020), stiano eludendo “l’apposizione di termini precisi per la realizzazione delle previsioni urbanistiche”. Per Sensoli sarebbe inoltre opportuno rivedere la possibilità delle finestre temporali per previsioni o accordi previgenti “che di fatto svuotano di contenuto la stessa normativa urbanistica”.

La consigliera evidenzia poi la necessità di provvedere alla rigenerazione urbana e al contenimento di consumo di suolo piuttosto che attuare nel 2020 delle previsioni risalenti al piano territoriale di coordinamento provinciale della Provincia di Rimini del 2007, da considerare al contrario “anacronistico, dannoso e contrastante con i concetti cardine della nuova legge urbanistica regionale del 2017”.

Le esigenze di miglioramento più sentite come necessarie alla popolazione, evidenzia l’esponente pentastellata, sono il potenziamento del commercio naturale in tutte le frazioni del Comune di Misano Adriatico “per fare in modo che i vari quartieri si autosostengano e siano dotati di servizi differenziati, prevedendo investimenti per i collegamenti”. Nella costruzione del centro commerciale, invece, secondo Sensoli non viene né soddisfatto un vero e proprio interesse pubblico né vengono prese in considerazione le ampie reazioni di dissenso delle comunità locali e dei settori produttivi interessati.

(Nicoletta Pettinari)

Imprese lavoro e turismo