Sanità e welfare

Sanità. Ok a proposta Pd: “riconoscere nevralgia del Trigemino fra malattie invalidanti”

La risoluzione, approvata all’unanimità, intende anche sostenere la promozione della ricerca e della sperimentazione sulla patologia e avviare percorsi formativi su diagnosi e cura

Paolo Zoffoli (Pd)

La commissione Politiche per la salute e politiche sociali, presieduta da Paolo Zoffoli, ha approvato all’unanimità una risoluzione del Pd, primo firmatario lo stesso Zoffoli, finalizzata a sollecitare e sensibilizzare, con il coinvolgimento di Università e ministero della Salute, un approfondimento scientifico sulla “nevralgia del Trigemino”, disordine cronico del quinto nervo cranico, promuovendo sperimentazione e ricerca specifiche.

La nevralgia del Trigemino – spiega il consigliere – causa episodi di forte e acuto dolore e si manifesta di norma intorno ai cinquant’anni. Spesso, però, – precisa il dem – può presentarsi anche precocemente, addirittura nell’infanzia, colpendo i pazienti più volte al giorno e con episodi via via più frequenti nel tempo, tanto da impedire le normali attività quotidiane. Questa patologia – evidenzia l’esponente del Pd – non è riconosciuta come cronica e invalidante, per cui manca un idoneo supporto ai pazienti dovuto alla difficoltà dei medici di famiglia di identificarla in modo adeguato. I farmaci disponibili – sottolinea Zoffoli – richiedono di essere assunti in combinazione fra loro per anni, con effetti collaterali molto pesanti, e, comunque, con un’efficacia riscontrata solo nel 30% dei casi mentre il restante 70% è costretto a ricorrere all’intervento chirurgico.

Per questi motivi il Pd chiede alla Giunta “di attivarsi sia in conferenza Stato-Regioni, affinché venga riconosciuto alla patologia lo stato invalidante, sia con il nucleo di lavoro Pdta epilessia (Percorso diagnostico terapeutico assistenziale), in modo da valutare specifici protocolli in collaborazione con i centri di terapia del dolore”. Nell’atto d’indirizzo, infine, si chiede “di valorizzare, per alcune categorie di medici e operatori, percorsi formativi sulla diagnosi della malattia e sulla sua corretta gestione”.

Oltre a Zoffoli hanno sottoscritto la risoluzione Antonio Mumolo, Fabrizio Benati, Mirco Bagnari, Stefano Caliandro, Lia Montalti, Enrico Campedelli, Luciana Serri, Manuela Rontini e Marcella Zappaterra.

(Luca Govoni)

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