COMUNICATO
Sanità e welfare

Sanità. Via libera in Commissione al programma salute nelle carceri, stretta sul divieto di fumo anche per il personale

Pd e Misto hanno espresso voto favorevole allo schema di delibera della Giunta, contrari invece Lega e Fdi con Callori che si è detto perplesso sui costi e sulle risorse destinate al progetto

La Commissione Salute, presieduta da Paolo Zoffoli, ha espresso parere positivo sullo scherma di delibera della Giunta “Programma regionale per la salute negli Istituti Penitenziari: indicazioni alle Aziende Usl per la redazione dei programmi aziendali”. Ok da Partito democratico e Misto, contrari invece Lega e Fratelli d’Italia.

Così il tecnico dell’esecutivo: “L’impegno della Regione per tutelare e promuovere la salute nelle carceri è molto cresciuto e il documento pone attenzione specifica sulle donne e sui detenuti minori d’età. Tra le novità si registra un rafforzamento dell’impianto generale e dei presidi aziendali, sostenendo misure per la prevenzione delle malattie infettive attraverso un sistema auto-organizzativo più efficace. Innovate anche le visite di vigilanza sull’igiene, da svolgere almeno due volte all’anno e potenziato l’intervento psicologico per i detenuti”. Spazio poi alla questione del fumo nelle carceri. Il nuovo programma prevede infatti una collaborazione estesa con le amministrazioni penitenziarie per assicurare che il divieto di fumo venga rispettato anche dal personale, così da tutelare gli utenti dal fumo passivo.

Fabio Callori di Fratelli d’Italia ha elogiato gli scopi e gli intenti della norma, pur ammettendo le sue perplessità sulle risorse da destinare al progetto: “Mi piacerebbe capire i costi dell’iniziativa visto che i servizi sono in aumento e visto, soprattutto, che spesso ai cittadini comuni non vengono invece garantiti”. Il funzionario della Giunta ha risposto che sul fronte dei finanziamenti sul tavolo ci sono circa 17 milioni di euro (13 dei quali stanziati a livello nazionale e il restante derivante da incremento regionale). Cifra rimasta sostanzialmente invariata dal 2009 a oggi. In chiusura, ha aggiunto: “Questo documento è in realtà la programmazione, non c’è un focus ad hoc sulla questione dei finanziamenti. Per quanto riguarda i servizi, invece, non mi sembra che ne siano stati previsti di ulteriori rispetto a quelli offerti alla cittadinanza che non risiede in carcere”.

(Nicoletta Pettinari)

 

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