Piatti, forchette e bicchieri in plastica addio: nelle prossime sagre e feste in Emilia-Romagna lambrusco e sangiovese si sorseggeranno in calici di vetro mentre tigelle e piadine si mangeranno in stoviglie di ceramica e con posate in metallo. Per alleviare il lavoro dei volontari sarà finanziato anche l’acquisto di lavastoviglie. “E ci saranno 800 mila euro nel prossimo bilancio per tutte quelle manifestazioni che hanno intenzione di convertirsi”, ha annunciato in commissione Politiche economiche Paolo Calvano (Partito democratico). L’obiettivo, che in sede di approvazione del prossimo bilancio regionale si “concretizzerà in un emendamento ad hoc” ha rimarcato il dem, è contenuto all’interno di una risoluzione presentata dal Movimento 5 stelle e siglata anche dai democratici, da Sinistra italiana e dal Gruppo misto. L’atto è stato votato anche dalla Lega, tranne per la parte sulle sagre, sui cui il Carroccio si è astenuto. “Partire da sagre e feste di paese è una mossa contro il territorio”, ha detto il leghista Gabriele Delmonte. “È un bene che sia stata smussata la posizione radicale dei 5 stelle che volevano il divieto assoluto di utilizzo di plastica monouso in tutte le sagre e, proprio per questo, ci asteniamo. Quando vedremo questo emendamento che stanzia le risorse lo voteremo”.
L’asse Cinque stelle-maggioranza per ridurre il consumo di plastica in regione ‘ha sfondato’ invece sugli altri impegni contenuti nella risoluzione che punta anche a incentivare la vendita di prodotti sfusi, a finanziare i progetti degli enti locali e la ricerca. Come? La strada maestra che traccia l’atto d’indirizzo è quella dell’incentivo. Per sostenere i progetti degli enti locali che puntano alla riduzione dei rifiuti in plastica, per l’imprenditoria locale e gli esercenti, in modo da ‘spingere’ la vendita di prodotti sfusi, senza imballaggi e contenitori monouso, per la ricerca e l’innovazione produttiva puntando quindi alla riconversione della filiera delle plastiche verso prodotti e processi ambientalmente sostenibili. I progetti degli enti locali saranno finanziati dalla legge regionale 16/2015, per gli altri progetti saranno cercate le coperture.
“La dispersione della plastica nell’ambiente– ha illustrato Silvia Piccinini (M5s)- è uno degli argomenti più importanti a livello globale, ecco perché si deve intervenire a tutti i livelli. Servono azioni tangibili che incentivino le imprese e i cittadini. Questa risoluzione- rimarca- recepisce in buona parte il nostro progetto di legge e questi impegni dovranno trovare concretezza nel prossimo bilancio”. Calvano ha spiegato come queste “misure” stiano dentro “a una strategia più larga. Le azioni previste hanno in sé uno spirito molto chiaro: non creare contrapposizione tra lavoro e tutela ambientale. Si devono portare avanti assieme”. Delmonte dissente e interviene col pensiero alla plastic tax della legge di bilancio nazionale: “La risoluzione è un sapone per lavarsi le mani da quello che sta avvenendo a livello nazionale: non riuscite benissimo a far stare insieme lavoro e ambiente visto che mettete a rischio 17 mila posti di lavoro”. Luciana Serri, presidente della Commissione, ha invece chiosato: “Questo è il modo per sostenere il cambiamento culturale”.
L’atto è stato firmato da Silvia Piccinini (M5s, prima firmataria), Paolo Calvano (Pd), Igor Taruffi (Sinistra italia), Silvia Prodi (Gruppo misto), Stefano Caliandro (Pd) e Lia Montalti (Pd), Luciana Serri (Pd).
(Andrea Perini)