Ci saranno 180 posti di lavoro a rischio a causa delle difficoltà aziendali di Gea Refrigeration Italy S.p.a., che ha sede a Castel Maggiore a Bologna e che produce impianti di refrigerazione e compressione per il processo e la conservazione dei prodotti alimentari, dello stoccaggio gas e dei derivanti del petrolio. È questa la prospettiva delineata in un’interrogazione di Igor Taruffi di Emilia-Romagna coraggiosa, ecologista e progressista che chiede alla Giunta di salvaguardare il futuro dei lavoratori e di convocare un tavolo regionale per risolvere la vicenda dello stabilimento, un insediamento produttivo importante per il territorio bolognese.
Il consigliere ricorda che lo scorso 14 novembre si è svolto un incontro, voluto dai sindacati, nel quale sono emerse varie criticità, “prima tra tutte il possibile mancato raggiungimento del fatturato previsto per il 2019 e un, ad oggi, previsto scarico di ordini per i primi mesi del 2020”. L’azienda ha poi comunicato l’intenzione di aprire una cassa integrazione guadagni ordinaria per 13 settimane a partire dal mese di dicembre, senza però dare una risposta certa ai dubbi del futuro industriale del sito e dei dipendenti, per lo più tecnici e ingegneri.
(Nicoletta Pettinari)