Rivedere la propria posizione riguardo al progetto che riguarderebbe la realizzazione di un impianto di biometano nell’area dell’ex Kermar, nel comune di Concordia sulla Secchia (Modena). Questa la richiesta di un’interpellanza di Giulia Gibertoni del Movimento Cinque Stelle Giulia Gibertoni, che ha sottolineato come sia le amministrazioni comunali che la cittadinanza si siano fortemente opposte all’iniziativa.
La consigliera ha rimarcato che “oltre all’impianto che si vorrebbe realizzare nel Comune di Concordia sulla Secchia, sono già autorizzati o in fase di autorizzazione, sul territorio regionale, altri impianti che possono, già da soli, arrivare a saturare il quantitativo di rifiuti e a rispondere interamente alle esigenze dei cittadini. È quindi facile prevedere l’importazione da fuori regione di questi rifiuti”.
In aula la risposta dell’assessore Emma Petitti: “Non c è stata una pronuncia favorevole sulla realizzazione, perché spetta alla Conferenza dei servizi deciderne la costruzione. Il tipo di impianto proposto è incentivato dalla normativa nazionale ed europea, in quanto favorisce l’economia circolare. Sulla localizzazione intervengono strumenti ad hoc e non c’è una pianificazione forzosa da parte della Regione, cosa che sarebbe illegittima vista la ripartizione delle competenze fra Stato e Regioni”. Sguardo anche ai criteri sul versante dell’inquinamento, che “andranno definiti sulle emissioni di CO2”, e alla gestione dei flussi di rifiuti, per la quale “la Giunta ha richiesto una maggiore autonomia”.
Parole che non hanno soddisfatto la consigliera Cinquestelle: “La linea dell’esecutivo va in spregio alla tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini. In Emilia-Romagna si respira l’aria peggiore a livello europeo”. Gibertoni ha poi concluso con una riflessione sul ruolo della politica che deve “tutelare il bene comune, senza guardare al profitto. Fare da filtro e cercare di risolvere i problemi reali dei cittadini”.
(Nicoletta Pettinari)