Approvate le modifiche dello “Statuto del Consorzio di bonifica di secondo grado per il Canale Emiliano-Romagnolo (Cer)”, l’infrastruttura che assicura l’approvvigionamento idrico delle province di Bologna, Ferrara, Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini. A favore ha votato la maggioranza mentre le opposizioni si sono astenute.
La riconfigurazione dello Statuto, che risaliva al 1998, era ritenuta necessaria. Gli aggiornamenti si riconducono, soprattutto, alla denominazione esatta dei consorzi (oggi otto) e all’aspetto legislativo, con focus sulla parte del bilancio rivista in base alle nuove esigenze economico-finanziarie con l’adeguamento alle indicazioni regionali. Inoltre le cosiddette delegazioni di settore, dei “sotto-consigli” in realtà mai attivati dal primo statuto, sono state ritenute superflue e, perciò, eliminate.
Ulteriori modifiche hanno riguardato l’inserimento di chiarimenti in merito alla mission del Cer. Nell’articolato è stata prevista poi la possibilità di recedere dal Consorzio, purché venga segnalata per tempo questa volontà per cautelare e tutelare gli associati rimanenti. “Modificati anche i compiti e funzioni del Consorzio di bonifica- ha spiegato il relatore Mirco Bagnari del Partito democratico– in particolare sugli aspetti che riguardano l’utilizzo più razionale della risorsa idrica”.
(Andrea Perini)