COMUNICATO
Sanità e welfare

Lavoro. Sovraindebitamento, sì unanime dell’Aula al progetto di legge Piccinini (M5s)

Sostegno agli organismi territoriali che aiutano i debitori, sportelli e campagne di informazione per uso consapevole del denaro sono i punti cardine del provvedimento che ha un testo abbinato di Sassi (Misto)

Far fronte al sovraindebitamento e quindi all’impoverimento delle famiglie. Da qui nasce il progetto di legge a prima firma Silvia Piccinini del Movimento Cinque Stelle, con un testo abbinato di Gianluca Sassi del gruppo Misto, approvato all’unanimità in Aula. Il provvedimento prevede una maggiore forza degli Occ (organismi di composizione della crisi) territoriali, cioè degli organismi presenti sul territorio e che accompagnano e assistono i debitori nella ristrutturazione dei debiti e nella conseguente soddisfazione dei crediti. Ma non solo: il provvedimento prevede anche campagne di informazione per un uso consapevole del denaro e di accesso al credito, l’attivazione di sportelli e forme di assistenza per il reinserimento sociale e occupazionale delle persone con problemi di sovraindebitamento.

“L’obiettivo – ha spiegato Piccinini – oltre che aiutare le persone che hanno difficoltà, è anche quello di eliminare rischi di emarginazione, lavorando contemporaneamente per una crescita dell’occupazione, sostenendo modelli di consumo sostenibili”. Sassi ha aggiunto che “sarebbe stato meglio istituire un Occ regionale, anche perché spesso i Comuni non hanno le risorse necessarie e c’è di più: sarebbe ancora meglio se queste azioni venissero portate avanti a livello nazionale, perché chi ha difficoltà dovrebbe avere una vicinanza concreta e non solo formale”.

Diversi gli emendamenti presentati dal Partito democratico, che ha poi approvato il progetto di legge. “Questo – ha evidenziato Paolo Calvano – è un tema rilevante da un punto di vista sociale. Può succedere che una famiglia si trovi in condizioni diverse rispetto a quando si è presa un impegno, dunque bisogna offrire strumenti di accompagnamento”.

(Margherita Giacchi)

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