Aula compatta sulla fibromialgia: votata all’unanimità la risoluzione (a prima firma del dem Paolo Calvano) per proseguire gli studi sulla malattia e, in caso di risultati positivi, per prevedere l’agopuntura tra i trattamenti la cui erogabilità sia a carico del Fondo sanitario regionale.
“In assenza del riconoscimento della fibromialgia, della sua diagnosi e di un suo omogeneo trattamento a livello nazionale– si legge nell’atto- il costante e puntuale impegno dall’assessorato alle politiche per la salute della nostra Regione assume ancor più rilevanza per i pazienti del nostro territorio” e “tra i trattamenti sperimentali non farmacologici messi in campo dalla Regione vi è lo studio randomizzato controllato dell’agopuntura per la cura dei sintomi della fibromialgia, i cui risultati saranno pubblicati entro il mese di giugno 2019”.
In Aula la democratica Francesca Marchetti ha ricordato il “grande impegno” della Regione che grazie alle “linee di indirizzo emanate ha dato risposte concrete per il riconoscimento della malattia”. Fabio Callori di Fratelli d’Italia ha lanciato invece un auspicio: “Non si ricominci da zero- ha detto- la nuova giunta dovrà ripartire da quello che è già stato fatto”.
L’atto è stato siglato anche dagli esponenti dem Stefano Caliandro, Giuseppe Boschini, Francesca Marchetti, Nadia Rossi, Lia Montalti, Paolo Zoffoli, Alessandro Cardinali, Manuela Rontini, Roberto Poli, Marcella Zappaterra, Enrico Campedelli, Gian Luigi Molinari, Antonio Mumolo, Stefano Benati, Massimo Iotti, Gianni Bessi, Barbara Lori, Valentina Ravaioli, Luciana Serri, dai consiglieri di Emilia-Romagna Coraggiosa Igor Taruffi e Yuri Torri e dall’esponente del Movimento Cinque Stelle Silvia Piccinini.
(Andrea Perini)