Parità, diritti e partecipazione

Parità. Mori guida presidenti commissioni regionali dalla ministra Bonetti: “Governo attui Piano strategico contro violenza alle donne”

Nel summit a Roma l’esponente dell’Emilia-Romagna, coordinatrice nazionale degli organismi di Regioni e Province autonome, affronta col governo anche il tema delle risorse ai centri antioviolenza. Proposta anche l’istituzione di un’Authority che vigili sull’attuazione delle leggi anti discriminazione “troppo spesso ignorate”

Ancora troppe donne uccise, umiliate, emarginate e discriminate nella società, spesso nel silenzio e nella solitudine. Per un’azione congiunta e adeguata a superare questa situazione le presidenti delle commissioni per la Parità di Emilia-Romagna, Calabria, Puglia e Provincia Autonoma di Trento, in rappresentanza del coordinamento nazionale, hanno incontrato questa mattina la ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti. Alla ministra è stata caldeggiata la realizzazione di un Piano strategico nazionale che, con risorse e strumenti integrati, attui la convenzione del Consiglio Europeo di Istanbul contro la violenza di genere.

“Le Commissioni pari opportunità di Regioni e Province Autonome rappresentano esperienze ed articolazioni importanti del sistema antidiscriminatorio nazionale – dichiara la coordinatrice Roberta Mori, presidente commissione Parità della Regione Emilia-Romagna– ma scontano problemi di frammentazione delle norme e di mancanza oggettiva di strumenti da agire per attuarle”. Il riferimento prioritario è alle tutele per le donne vittime di violenze, tutele troppo spesso inefficaci sia nei momenti della presa in carico delle segnalazioni, sia nelle fasi di sostegno necessario per uscire dalla spirale della violenza domestica che vedono in prima linea i centri antiviolenza, veri e propri presidi socio-culturali. “Una donna violata o maltrattata ogni 15 minuti, come denunciato dall’ultimo report della Polizia di Stato, è un problema enorme per la società intera che richiede la messa in campo di un Piano strategico efficace in ogni ambito”.

Due proposte, inoltre, sono state avanzate dalle presidenti alla ministra Bonetti: risorse ripartite sui territori, ai Centri antiviolenza e alle istituzioni preposte, per aumentare le opportunità di autonomia lavorativa ed economica alle donne in difficoltà; e una legge quadro nazionale che attui la Convenzione di Istanbul accanto all’istituzione di un’Autorità garante che presidi e monitori la piena applicazione delle normative antidiscriminatorie troppo spesso ignorate. “Di enorme importanza per vincere questa sfida di civiltà sul piano culturale è l’educazione per il rispetto delle differenze nelle scuole”, rimarca Mori.

Infine, per un protagonismo democratico e paritario delle donne nei luoghi della decisione, le presidenti delle commissioni hanno ricordato la proroga della legge Golfo-Mosca che ha triplicato la partecipazione femminile nei Cda delle società pubbliche e quotate in borsa. “Anche su questo l’impegno espresso dalla Ministra ci rassicura e ci incoraggia nella nostra battaglia, – conclude Mori – per un protagonismo delle donne nella società che deve essere non solo il 25 novembre e l’8 marzo, ma 365 giorni l’anno”.

Parità, diritti e partecipazione