La “lunghe liste d’attesa” finiscono al centro di un’interrogazione del consigliere di Forza Italia Andrea Galli che riporta il caso di una cittadina residente nella provincia di Reggio Emilia che necessitava di sottoporsi al Breath Test (un esame diagnostico non invasivo che si effettua per determinare alterazioni del sistema gastroenterico) “ma è stata costretta a rivolgersi ad un ambulatorio privato in quanto la lista d’attesa era di circa un anno”.
“La paziente, con regolare richiesta del medico – spiega l’esponente azzurro -, si è attivata con la propria Ausl per prenotare questo esame ricevendo come risposta che le prime date disponibili erano a fine 2020. Queste tempistiche hanno costretto la cittadina a recarsi in una struttura privata dove nel giro di pochi giorni e dietro il pagamento di una corrispettiva parcella di circa 150 euro è stata sottoposta al Breath Test”. Questo anche perché “le strutture dove potersi sottoporre a questo tipo di test non sono molte e l’ambulatorio dell’Azienda ospedaliera di Reggio Emilia viene utilizzato anche da pazienti provenienti da altre province”.
Dunque Galli interroga la giunta per sapere “quale sia il costo dell’attrezzatura necessaria a svolgere questo tipo di test e se non ritenga che la presenza così limitata sul territorio regionale delle idonee attrezzature e le conseguenti lunghe liste di attese che si generano non siano in linea con gli standard minimi nazionali e con un servizio sanitario regionale efficiente e ben organizzato”.
(Margherita Giacchi)